Droga: operazione “All inclusive”, Riesame conferma carcere per 2
Il tribunale del riesame di Catanzaro ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due indagati coinvolti nell'operazione "All inclusive", diretta a sgominare, secondo quanto riferito dagli investigatori della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo, un'organizzazione dedita al traffico di droga con canali di rifornimento in tutta la regione. I giudici hanno respinto il ricorso presentato nell'interesse di Lorenzo Merante, 33 anni, difeso dall'avvocato Nicola Tavano, e accolto solo in parte quello presentato dall'avvocato Giuseppe Fonte nell'interesse di Massimo Fazio, 39 anni, per il quale il collegio ha ritenuto non fondati i gravi indizi rispetto ad alcuni capi d'accusa, pur mantenendo la custodia in carcere per altri.
Merante e Fazio sono tra i 23 destinatari dell'ordinanza cautelare eseguita dalla Squadra mobile all'alba del 24 febbraio con l'operazione "All inclusive". Quest'ultima avrebbe consentito agli inquirenti di svelare un sodalizio di soggetti capeggiato da persone di spessore criminale che si avvalevano della complicita' di giovanissimi particolarmente violenti, dedito anche a rapine ed estorsioni, ma che si sarebbe occupato soprattutto di rifornire di stupefacenti una clientela d'elite del capoluogo calabrese, fra i quali anche alcuni "insospettabili" quali un avvocato, Gennaro Corea, e un appuntato dei carabinieri, Mario Russo, già in servizio presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, che sono entrambi accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina. (AGI)