‘Ndrangheta: Seminara, sequestrati beni a Saverio Laganà
La Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco ai patrimoni ritenuti acquisiti illecitamente da soggetti considerati appartenenti alla ‘ndrangheta.
Nella mattinata di oggi, infatti, è stato eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale, Sezione Misure di prevenzione, di Reggio Calabria, originato da una proposta del Questore del capoluogo effettuata sulla scorta di un’articolata attività di natura patrimoniale svolta dalla Divisione Anticrimine. Il valore del patrimonio sequestrato ammonta complessivamente a circa 500 mila euro.
Il provvedimento ha interessato beni riconducibili a Saverio Laganà, 45 anni, attualmente detenuto, condannato dalla Corte d’Appello di Reggio alla pena definitiva di 8 anni di reclusione per il reato di associazione di tipo mafioso, nell’ambito del procedimento meglio noto come Operazione Artemisia, per aver preso parte al conflitto tra le opposte fazioni dei Gioffrè “’ndoli” e dei Caia-Laganà-Gioffrè “’ingrisi”, operanti a Seminara.
Le indagini patrimoniali, condotte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, dimostrerebbero una sproporzione tra i redditi percepiti dall’uomo e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto - secondo gli inquirenti - del reimpiego di capitali illeciti.
Il Tribunale, accogliendo le risultanze delle investigazioni, ha disposto così il sequestro di un immobile composto da piano terra e primo piano e 7 terreni di natura uliveto, tutti ubicati nel comune di Seminara.
Più in generale, dall’inizio dell’anno ad oggi, la Polizia di Stato ha realizzato ben 5 sequestri. In tutto, compreso quello di oggi, il patrimonio ammonta ad un importo di 14,3 milioni di euro. Inoltre, sono stati oggetto di confisca, con due diversi provvedimenti, beni per un valore di circa 21 milioni di euro. I destinatari degli atti sono tutti ritenuti elementi di spicco della criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista.