Soppressione elisoccorso. Capigruppo Cirò: scelta sconsiderata, pronti ad azioni “forti”
Una vicenda “triste” scaturita dal decreto del commissario dalla sanità Massimo Scura che “in modo del tutto sconsiderato” ha eliminato l’elisoccorso di Cirò Marina senza alcun confronto con i territori coinvolti. Sarebbe questo un segnale del “totale abbandono e marginalizzazione in cui si vorrebbe far piombare” il territorio.
Entrano così, a gamba tesa, i capigruppo della maggioranza al Comune di Cirò Marina, Giancarlo Fuscaldo, Ambrogia Tangari, Antonio Pace, Salvatore Valente e Leonardo Gentile, sulla questione della soppressione della base di eliambulanza nella cittadina ionica crotonese.
“Non si tratta e non deve trattarsi di una questione di campanile” precisano, ribadendo che la loro intenzione non è quella di difendere l’elisoccorso perché lo stesso si trova nel proprio territorio “ma – sostengono - abbiamo l’obbligo ed il dovere di difenderlo ad ogni costo perché esso rappresenta uno dei pochi baluardi di quella sanità che funziona”.
Per i capigruppo Scura non comprenderebbe “in tutta la sua pienezza che il raggio di azione oggi coperto per le urgenze gravi dall’intervento dell’Elisoccorso di Cirò Marina, non solo è mortificato da una viabilità inesistente ma è altresì marginalizzato da una sistema sanitario ancora insufficiente e carente in molti suoi aspetti.
“Non si discute la necessità di mettere in campo un piano di rientro dal debito sanitario efficace che – proseguono - renda lo stesso più efficiente”, in discussione è invece la modalità con cui il commissario lo realizza, a loro dire un “agire solitario” con cui Scura assumerebbe le decisioni importanti.
Per i capigruppo della maggioranza, dunque, nel caso di questa vicenda e vista la sua importanza, sarebbe necessario un confronto “chiaro, aperto e franco” con i rappresentanti dei territori coinvolti dal servizio di elisoccorso dell’intera Calabria; “se è vero che sin dal 2010 era stabilito che le postazioni del servizio di Elisoccorso dovessero passare da quattro a tre postazioni – spiegano - era altresì necessario e quanto mai opportuno fare chiarezza su quale territorio e sul perché dovesse essere coinvolto da un ridimensionamento del servizio in questione, garantendo allo stesso territorio in ogni caso una forte salvaguardia sanitaria della propria collettività”.
Con la sua decisione, definita “a freddo”, Scura avrebbe fatto sì “che i territori oggi coperti dallo spettro di azione e di intervento assicurato dal servizio dell’Elisoccorso di Cirò Marina, che vanno da Botricello fino a Trebisacce comprendendo tutti i comuni della Presila, oggi come oggi non solo non risultano coperti da postazioni Pet (118) che garantiscano in tempi celeri il primo soccorso ma cosa ancora più grave si vedrebbero ulteriormente e tristemente abbandonati a se stessi”.
Tutte le iniziative ad oggi intraprese dal Presidente della Regione (che lunedì sarà presente presso la base dell’Elisoccorso), dal consigliere regionale Flora Sculco, dai sindaci del Crotonese così come quelle del Sindaco Mascaro e dell’Assessore Mauro di Rossano, oltre a quelle delle associazioni e della società civile, “sono da lodare e meritevoli di considerazione”, continuano i capigruppo, ma “tuttavia - proseguono - se i giusti percorsi istituzionali intrapresi dal Sindaco e Presidente della Provincia Nicodemo Parrilla di concerto con tutti i Sindaci dei Comuni interessati non dovessero sortire, come noi tutti ci auguriamo, un risultato positivo, appare opportuno e coerente con il sentire della nostra gente, intraprendere, sempre nel solco della legalità, azioni forti che sappiano dare voce ed eco al malessere di questa parte d’Italia che oggi più che mai si vede aggredita quotidianamente nei sui diritti fondamentali”.