Catturato “u capra”: latitante da 22 anni, rintracciato nella sua casa di San Luca
È finita dopo oltre 20 anni la latitanza di Giuseppe Giorgi, 56 anni, detto “u capra” e considerato come elemento di vertice della cosca dei Romeo, denominata “Staccu”, attiva prevalentemente nella provincia reggina ma con ramificazioni anche in ambito nazionale così come in quello internazionale.
Ricercato dal 1994, ed inserito nell’elenco dei cinque latitanti più pericolosi d’Italia, Giorgi – che è il genero di Sebastiano Romeo - è stato rintracciato e catturato stamani, un quarto d’ora dopo le otto, nella sua casa di San Luca, nella Locride, appunto, dai carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale del capoluogo dello Stretto e dello squadrone Cacciatori Calabria.
Le ricerche nell’abitazione sono iniziate intorno alle tre di notte e durate almeno cinque ore prima che venisse identificato il suo nascondiglio, un bunker piccolissimo, realizzato sopra il camino, utilizzato solo nei casi in cui bisognava velocemente sparire qualora vi fosse una perquisizione.
Una volta uscito Giorgi si è anche complimentato con i carabinieri che sono riusciti ad arrestarlo, dopodiché ha rassicurato le figlie presenti in casa ammettendo che prima o poi la sua latitanza sarebbe dovuta finire.
Portato fuori dalla palazzina, dove risiede tutta la sua famiglia, poi, una scena insolita: baciamano e abbracci da parte dei parenti che lo attendevano all’esterno.
Sul 56enne pende una condanna a 28 anni e 9 mesi per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Alcuni pentiti in passato lo avrebbero additato come implicato nel presunto smaltimento di rifiuti tossici e radioattivi che sarebbero stati trasportati su navi poi fatte affondare nel mar Mediterraneo. Secondo gli investigatori Giorgi avrebbe trascorso gran parte della sua latitanza in Germania, contando sull’appoggio di sanluchesi.
(aggiornata alle 14:00)