Dà fuoco alla ex. Finisce la caccia all’uomo: Russo catturato nei pressi di una pizzeria

Reggio Calabria Cronaca
L'auto in fiamme e a destra Ciro Russo

È finita stasera la fuga di Ciro Russo, il 42enne accusato di aver dato fuoco alla ex moglie, Maria Antonietta Rositani, dopo averla cosparsa di liquido infiammabile mentre la donna era a bordo della sua auto (LEGGI).

Il 42enne è stato catturato poco prima delle 22 nei pressi di una pizzeria di Reggio Calabria, dopo che dai minuti immediatamente successivi al fatto si era avviata una vera e propria caccia all’uomo per rintracciarlo (LEGGI).

Sulle sue tracce - sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo dello Stretto, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri - gli investigatori della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo della polizia.

A carico di Russo, come dicevamo, un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto - disposto dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’Aggiunto Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Paola D’ambrosio - con l’accusa di tentato omicidio aggravato.

Come si ricorderà, intorno alle 8.40 di ieri mattina, in via Frangipane del capoluogo e nei pressi di una scuola, il 42enne, dopo aver aperto lo sportello dell’autovettura su cui viaggiava la vittima, le avrebbe dapprima sparso il liquido infiammabile e poi dato fuoco, infine sarebbe fuggito con una Hyundai ritrovata nel primo pomeriggio in via Trieste.

Le fiamme hanno procurato alla donna delle rilevanti ustioni in diverse parti del corpo. Soccorsa, la Rositano è stata portata in ospedale e poi trasferita con una aereo Falcon dell’Aeronautica Militare nel Policlinico di Bari, dov’è tuttora ricoverata.

Russo era evaso ad Ercolano (nel napoletano) dagli arresti domiciliari ottenuti nel maggio dell’anno scorso, dopo un periodo in carcere in cui vi finì nel gennaio precedente a conclusione di indagini condotte dalle squadra mobile reggina per maltrattamenti in famiglia.