Operazione Puma, proscioglimento definitivo per 24

Catanzaro Cronaca

Sono definitivi i proscioglimenti sentenziati al termine dell'udienza preliminare seguita all'inchiesta antimafia denominata "Puma", condotta dalla Dda di Catanzaro e dai carabinieri di Crotone. Un'operazione, quella portata a termine il 28 dicembre del 2006, che vide i militari impegnati contro la cosca dei Maesano, e contro un presunto sistema di collusioni e di scambi di favori fra la 'ndrangheta e rappresentanti istituzionali e politici, e imprenditori. Oggi la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro contro la sentenza del giudice dell'udienza preliminare del 22 dicembre 2007 con la quale erano state prosciolte "per non aver commesso il fatto" 24 persone accusate di vari reati che andavano dall'associazione a delinquere, alla corruzione, al voto di scambio. Quello stesso giudice, quel giorno, ha rinviato a giudizio altre 41 persone davanti al tribunale di Crotone. Il pm aveva impugnato i proscioglimenti ma la Corte d'appello di Catanzaro, il 22 maggio 2009, ha rilevato che le sentenze del gup sono ricorribili in Cassazione, per cui ha inviato gli atti al Giudice supremo.

Oggi, a Roma, la sesta sezione penale della Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla pubblica accusa, come richiesto dal nutrito collegio difensivo (avocati Francesco Laratta, Enzo De Caro, Francesco Vitta, Salvatore Iannotta). Le persone definitivamente prosciolte sono: Domenico Calabretta, Michele D'Alfonso, Lucio Cosentino, Gennaro Marrazzo, Vittorio Cosentino, gia' assessore comunale di Catanzaro,Nicola Agresta, Antonio Lioi, Angela Tortello Cannata, Mario Mungo, Antonio Mirante, Pasquale Colosimo, Giuseppe Scida, Franco Gerardi, Francesco Lazzaro, Francesco Vetere, Rocco Mancuso, Giuseppe Mammolenti, Salvatore Mammolenti, Angelo Vincenzo Quintieri, Saverio Spina, Daniele Bonasso, Nicola Antonio Marasco, Gerardo Ceraudo, Fabrizio Gallo, ex prefetto di Crotone.