Terramara Closed: domiciliari a Rocco Fedele
Finisce ai domiciliari Rocco Fedele, condannato in primo grado a 5 anni di reclusione per procurata inosservanza pena nei confronti dell’ex latitante Ernesto Fazzalari, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Terramara Closed (QUI).
Il Tribunale della libertà, in sede di appello cautelare, ha accolto le richieste dei legali di Fedele, Alessandro Gamberini e Antonino Napoli.
A seguito della sentenza del Tribunale di Palmi i difensori hanno chiesto la revoca o, in subordine, la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, deducendo l'attenuazione delle esigenze cautelari in virtù della riqualificazione del reato di partecipazione ad associazione a delinquere di stampo mafioso, in relazione al quale il Gip aveva applicato la misura, nella più mite fattispecie di procurata inosservanza pena aggravata dall’aver favorito la cosca.
Il Tribunale ha prima rigettato l'istanza, alla luce della mancata indicazione di elementi di novità in grado di superare la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari.
I legali hanno quindi presentato ricorso chiedendo l'annullamento dell'ordinanza e la revoca o sostituzione della misura in atto, ribadendo il venir meno della presunzione assoluta di adeguatezza della custodia in carcere associativo, nonché le ulteriori doglianze formulate con l’istanza depositata al Tribunale di Palmi, a seguito dell'assoluzione dal reato associativo.
Il Tdl ha ritenuto che, in seguito alla sentenza di primo grado, effettivamente le esigenze cautelari si sono attenuate e che quelle residue possano, in questa fase, essere adeguatamente preservate attraverso la più gradata misura dei domiciliari, con divieto di comunicazione con persone diverse da quelle che con lui convivono o che lo assistono e con l'applicazione del braccialetto elettronico.
Il Tribunale di Palmi, all’esito del primo grado, ha accolto parzialmente le conclusioni della difesa, e ha condannato Rocco Fedele a 6 anni previa derubricazione in procurata inosservanza pena aggravata.
Con la stessa sentenza, che ha visto imputati alcuni presunti affiliati della cosca Zagari-Fazzalari-Sposato, sono stati assolti - tra gli altri - Filippo Fazzalari, per il quale il Pm aveva chiesto 12 anni; Domenico Scoleri, per il quale erano stati chiesti 12 anni; Rosario Scoleri, l’accusa aveva chiesto anche per lui 12 anni; Carmelo Tallarida, la richiesta era di 15 anni; Pietro Tallarida, l’accusa aveva chiesto 15 anni. Tutti erano difesi da Antonino Napoli e alcuni di loro anche dal’avv. Giuseppe Milicia
Antonio Rettura è stato condannato a 5 anni previa derubricazione (il Pm aveva chiesto 16 anni e l’assoluzione del capo 10); Domenico Rettura è stato condannato invece a 14 anni previa derubricazione in concorso esterno (il Pm aveva chiesto 18 anni come partecipe). Entrambi erano difesi da Antonino Napoli e Alessandro Gamberini.