Strage Migranti. Meloni parla da Abu Dhabi: prossimo Cdm si terrà a Cutro
Il prossimo Consiglio dei Ministri si terrà a Cutro, nel crotonese, la cittadina sulle cui coste si è consumata la tragedia dei migranti naufragati domenica scorsa (QUI).
Lo ha confermato la Premier Giorgia Meloni durante il punto stampa al termine della missione negli Emirati Arabi. Nel corso della conferenza ad Abu Dhabi, alla specifica domanda dei giornalisti se avesse valutato un suo viaggio in Calabria, Meloni ha risposto infatti lapidaria: “ho valutato qualcosa di più e cioè di celebrare il prossimo Cdm a Cutro sull’immigrazione».
La presidente del Consiglio, negli ultimi giorni era stata al centro di una serie di polemiche proprio sul fatto che non fosse andata nel crotonese dopo la sciagura.
Stamani, inoltre, il sindaco della città pitagorica, Vincenzo Voce, le aveva indirizzato una lettera aperta (QUI), nella quale lamentava proprio il fatto che l’unico assente nella vicenda fosse stato il suo Governo.
“La lettera del sindaco di Crotone non l’ho letta tutta - ha commentato in tal senso la presidente -. Posso solo dire che sono rimasta colpita dalle ricostruzioni di questi giorni”.
“Ma davvero, in coscienza – ha chiesto ai presenti - c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Vi chiedo se qualcuno pensa che se si fosse potuto salvare 60 persone non lo avremmo fatto. Vi prego, siamo un minimo seri”.
Va precisato che il giorno del naufragio ci sia stata la visita di un membro dell’esecutivo, quella del ministro degli Interni Matteo Piantedosi (QUI), anch’egli però finito al centro delle polemiche per delle dichiarazioni decisamente inopportune.
Polemiche su cui è intervenuta ancora la Meloni puntualizzando che “l’opposizione che chiede dimissioni non fa notizia” e ribadendo la linea comunicativa fin qui portata avanti dalla maggioranza, ovvero che “Occorre fermare le partenze illegali per evitare che la gente muoia”, ha affermato la premier.
Quanto alla tragedia “la situazione - ha precisato la presidente del Consiglio - è semplice nella sua drammaticità: non ci sono arrivate indicazioni di emergenza da Frontex. La rotta, inoltre, non è coperta dalle organizzazioni non governative e nulla dunque hanno a che fare con le politiche del governo”.
“Nonostante noi lavoriamo per fermare i flussi illegali, abbiamo continuato a salvare tutte le persone. Questa è la storia. Io davvero non credo ci siano materie su cui esagerare così per colpire ciò che si considera un proprio avversario”, ha concluso Meloni.