Cosenza: Auser-Cgil, continua la rassegna “La cultura accanto”
“Nomen omen” dicevano i latini, il destino è nel nome. Ma cosa succede se per contrappasso il senso si capovolge? E così che Assunta Buonavolontà, giovane calabrese che vive a Roma e brillante laureata destinata al successo, si trasforma in un’aspirante attrice in cerca di occupazione, in (continuo) equilibrio precario tra un provino e un colloquio di lavoro, un’agenzia interinale e un centro per l’impiego. Se si esclude il talento, a Maria Antonia Fama basta poco per dare corpo e profondità al personaggio di Assunta: uno scatolone di cartone “da maneggiare con cura” pieno di oggetti, speranze e delusioni, una scenografia essenziale, e una voce fuori campo che fa da “spalla” ai suoi monologhi. Il numeroso pubblico che riempie il centro Auser-Cgil di Cosenza ride e riflette sulle (dis)avventure di Assunta, protagonista dello spettacolo Diario di un precario (sentimentale) scritto dalla stessa Maria Antonia Fama. Uno spettacolo ospitato dalla rassegna La cultura accanto.
Proclamata dottoressa cum laude, e tornata dal viaggio post-laurea, Assunta dovrà fare i conti con le proprie responsabilità: mettersi a cerchiare annunci sul giornale; sostenere un colloquio per entrare in un CPI; telefonare per vendere uno strano oggetto chiamato aspira-calzini, e altro ancora. Scoprirà così che “la laurea, come il matrimonio, è il giorno più felice della nostra vita. Proprio per questo, il giorno dopo, la vita comincia a peggiorare”…
Diario di un precario (sentimentale) ispirato, nel titolo, al romanzo di Luìs Sepulveda “Diario di un killer sentimentale”, nasce nel 2009 come radiodramma, in onda tutti i venerdì su Radio Articolo 1. A giugno 2010 approda sulle frequenze di Radio 3, dove vince il premio Massimo Billi come migliore format proposto nella trasmissione “Il Cantiere di Radio 3”. Le avventure di Assunta arrivano anche alla carta stampata: il periodico Rassegna Sindacale pubblica il suo “Diario” in una rubrica mensile. Da “onda sonora” a personaggio in carne e ossa, infine, prende corpo a teatro, la prima volta il 3 dicembre 2009, nella maratona radiofonica “1000 ore per il lavoro”, sul palco dell’Alpheus a Roma. Nel novembre del 2010 arriva a Fermo, come ospite della VII edizione del Premio Volponi per la letteratura e l’impegno civile. Poi a Roma, al Teatro Studio 1, dal 17 al 20 marzo.
Dopo la due giorni con Luciana Castellina (martedì scorso) e Maria Antonia Fama (mercoledì), La cultura accanto proseguirà il 21 maggio con Mariapia Veladiano, autrice del libro dal quale la rassegna mutua il titolo: La vita accanto (Einaudi), finalista al premio Strega di quest’anno. La scrittrice discuterà della sua opera con Antonella Falco e Liliana Ocello. L’appuntamento è per le 18 nella libreria Ubik di via Galliano, una traversa di corso Mazzini a Cosenza.