Bonifica Crotone: Pacenza (Pdl), il Comune accetti aiuti dall’esterno
“Perché il Comune di Crotone, in qualità di ente territoriale competente per le aree ricadenti nell’ex sito industriale di Pertusola, non ha ancora dato, né un indirizzo sul riutilizzo dei terreni compresi nel perimetro Sin, né ha indicato una soluzione per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi che deriveranno dalla bonifica?”. L’interrogativo viene rivolto all’Amministrazione comunale dal presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, prendendo spunto dalla proposta avanzata nel merito dalla vicepresidente della Regione, Antonella Stasi.
La vicepresidente, in una nota stampa diffusa ieri, ha infatti suggerito la realizzazione di un “master plan” dell'area ex industriale di Crotone che sia condiviso da tutte le istituzioni locali e che venga realizzato con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, i sindacati e gli ordini professionali. “Adesso che c’è la volontà politica del governo – puntualizza l’onorevole Salvatore Pacenza – di procedere con una certa tempestività alla bonifica del sito. Dunque, non è proprio il caso di farsi trovare impreparati sulle cosiddette dichiarazioni di intenti. Soprattutto dopo aver letteralmente spolpato l’argomento in decine di appuntamenti istituzionali e non, fra conferenze di servizi, incontri alla Regione, convegni, tavole rotonde e note stampe. Il Comune – prosegue l’onorevole Pacenza - non può più rinviare delle decisioni così importanti e cruciali per il futuro della città. Se è vero che l’Ente pitagorico ha bocciato l’ipotesi di realizzare una discarica di servizio per la bonifica in località Giammiglione, è anche vero che non si è mai pronunciato sulla seconda proposta di Syndial, ossia le due discariche in mare. Né lo stesso Ente ha proposto una terza via per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti pericolosi. Ma soprattutto il Comune crotonese non ha mai indicato con precisione cosa intenda fare di quelle aree una volte che saranno state bonificate e restituite alla comunità. Come ha specificato la vicepresidente Stasi, l’ex area industriale di Crotone è una zona cerniera tra la città e il mare, strategica per il rilancio economico e produttivo del Crotonese. C’è oggi la possibilità di programmare questo futuro col contributo dell’Eni e dello Stato, ma non possiamo nemmeno attenderci che siano loro a determinare scelte che spettano al territorio. Esorto dunque l’Amministrazione comunale – conclude l’onorevole Pacenza – a prendere in seria considerazione la proposta avanzata dalla vicepresidente Stasi, in modo da mettere insieme le migliori competenze tecniche e politiche del territorio per ridare una prospettiva di rilancio ad una città che da più di un decennio attende di salire su questo treno chiamato Bonifica”.