Riutilizzo delle aree da bonificare: Stasi, opportunità per economia crotonese
"Dalla Commissione Pecorella giunge un segnale positivo: la consapevolezza di uno stato di emergenza che consentirà di accelerare al massimo l’attuazione della bonifica già in corso, dichiarato in modo forte davanti a tutti i nuovi attori responsabili di portare avanti oggi il lavoro. - Lo si legge in una nota stampa della vice presidente della Giunta Regionale Antonella Stasi - Bonificare l’area ex industriale di Crotone è importante, ma ancora di più è importante restituire alla città un luogo che fa parte della sua memoria storica e che evoca quella cultura industriale che faceva di questo territorio un esempio unico in Calabria. Un luogo cerniera dal punto di vista fisico e simbolico tra le spinte urbane del centro città, l’area industriale ed il centro storico, direttamente sul mare. Una parte di città che ha interrotto il proprio ciclo funzionale ma che può ritornare a rivivere grazie ad un progetto di riutilizzo che avrà un impatto rilevante sul territorio e sull’economia provinciale e regionale in termini di fatturato, di nuova occupazione e di reddito complessivamente prodotti. Tutto questo, assume un significato ancora più decisivo alla luce della necessità di fronteggiare l’attuale congiuntura negativa economica ed occupazionale: la finalità strategica dell'intervento è stata espressamente riconosciuta sia dal mondo imprenditoriale e delle Associazioni economiche/di categoria, sia più volte dalle Istituzioni locali, tutte, nessuna esclusa.
Da qui, oggi più che mai, - continua la Stasi - nasce l’esigenza di dar corso alla realizzazione di uno strumento fondamentale per un serio ed approfondito processo di riconversione di questo importante sito. Il fine è garantire una efficace attuazione degli interventi di bonifica che l’ENI si accinge ad effettuare, ma anche disegnare e programmare il destino ed il futuro di quest’area che immancabilmente traccerà la sorte della Città di Crotone. - Continua la nota - La proposta è realizzare un Master Plan dell'area ex industriale di Crotone che rappresenterà la cornice di riflessione per individuare interventi prioritari concreti per una non lontana riconversione. Un documento direttorio, dunque, dove le iniziative di riqualificazione dovrebbero essere contenute in un disegno unitario condiviso da tutte le istituzioni locali, ma soprattutto con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, i sindacati e gli ordini professionali della città.
Importante sarebbe un coinvolgimento dell’ENI che possa, perché no, finanziare direttamente questo notevole strumento per il territorio e dare un contributo questa volta concreto, alla Città di Crotone. Molte sono le ipotesi e le cose da realizzare, soprattutto oggi che finalmente siamo riusciti ad ottenere i fondi per far rinascere il sito dell’Antica Kroton proprio antistante le fabbriche. I fondi non mancano.Ma prima fra tutte bisogna avere una strategia di sviluppo che possa rivalutare e ripensare le risorse locali che caratterizzano e identificano fisicamente e storicamente la città. Tra queste quella più mortificata nel passato è la presenza dell’acqua, il rapporto con il mare. Ritrovare una propria specificità e prospettiva proprio a partire da questa risorsa, sarà il tema dominante del piano di rilancio della Città di Crotone, che come istituzione regionale stiamo portando avanti. - Conclude la nota di Antonella Stasi- E’ quindi determinante, per avviare il percorso, che tutte le parti interessate diano solertemente il proprio fattivo contributo."