Ecomafie, giornata di sopralluoghi per la commissione parlamentare
Allo stato non risulta, dalle audizioni fatte, nessun coinvolgimento della criminalità organizzata crotonese con la gestione dei traffici dei rifiuti. E' una delle conclusioni a cui è giunta la commissione ecomafie, da ieri a Crotone. Oggi, prima di incontrare i giornalisti, la commissione presieduta da Gaetano Pecorella e composta dalla senatrice Dorina Bianchi, Alessandro Bratti e Daniela Mazzucconi, ha effettuato dei sopralluoghi sul sito dell'ex Pertusola e delle due scuole interessate dall'inquinamento da Cic, vale a dire, l'istituto Lucifero e la scuola elementare di San Francesco. Subito dopo, però, è stato sentito, in audizione straordinaria, il pm Pierpaolo Bruni, che ha curato l'indagine Black mountains. L'audizione di Bruni, come era accaduto ieri per quelle del procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta, di Agazio Loiero e dell'assessore all'ambiente Silvio Greco, è stata secretata.
Una delle criticità rilevate dalla commissione è stata proprio la lentezza con cui la magistratura si è occupata della vicenda dei rifiuti, prima dell'arrivo del procuratore Raffaele Mazzotta e del sostituto Bruni. Inoltre, i membri della commissione hanno evidenziato che uno dei punti oscuri ancora da chiarire è dove siano finite le 8 mila tonnellate di amianto frutto dei residui di lavorazione di Montedison, che risultano sparite. Si è parlato, poi, anche di bonifica, a cominciare da quella fronte mare, che ancora produce danni ambientali. Altri argomenti trattati sono stati quelli della nave dei veleni, che ancora non sono state individuate e del ruolo dei servizi segreti, nella vicenda dei veleni in mare.