Caro benzina: la protesta si accende anche in Calabria
"Da questa mattina code lunghissime di Tir bloccano gli imbarchi a Villa san Giovanni, la protesta ormai ha contagiato anche la Calabria! Da giorni la notizia circola su tutti i gruppi facebook mentre è pressoché totale la censura della stampa e dei tg nazionali! - È quanto scrive in una nota Carlo Turino Componente Comitato Centrale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Crotone - Si segnalano assemblee spontanee a Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro e Crotone, un po’ d’ovunque si costituisce il movimento dei forconi, dopo le prime avvisaglie di Villa San Giovanni, nella giornata di oggi in parecchi punti della regione si sono registrati blocchi di poche ore sia stradali che ferroviari e per domani si segnalano grandi manifestazioni pubbliche a Crotone e a Cosenza con l’interruzione sia dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria che della SS 106 (le due direttrici di marcia del traffico calabrese).
Il Sud – si legge ancora nota - è stato ridotto alla fame e alla disperazione. Il messaggio è chiaro: la classe politica che governa non ha più la fiducia del popolo meridionale! La nostra Nazione è stata depredata e fatta fallire, stretta al collo dal cappio dell’usura delle banche europee ed oggi, al Sud, si pensa che sia arrivato il momento di dire basta! Nel meridione inoltre vi è il grande timore che, visto lo stillicidio delle aziende grandi e medie, non ultima Termini Imerese, non vi siano più le condizioni perché le imprese tornino a crescere e creare quel lavoro che tanto manca oggi all’Italia! La federazione provinciale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Crotone, facendo seguito a quanto comunicato dalla federazione di Reggio Calabria si unisce alla rivolta ed è pronta a scendere immediatamente in campo al fianco dei lavoratori, degli agricoltori e di tutte le altre categorie sociali contro il regime rilanciando un nostro antico slogan “Ora più che mai voi col capitale e noi con gli operai”. Adesso è giunta l’ora dell’ira del Sud! Le responsabilità di chi ci ha governato sono evidenti, prima un governo di nani e pupe e adesso uno schiavo dei banchieri che ha di fatto ceduto la sovranità nazionale alla BCE, alle società di Rating e alla speculazione internazionale.
Non è possibile - si legge infine nella nota - che un Governo non eletto regga le redini del paese: un vero e proprio colpo di Stato messo in atto in barba alla volontà del popolo italiano che ne sta subendo le conseguenze! Con il presente comunicato informiamo gli organi di stampa che già dai prossimi giorni saremo dunque presenti nelle strade e a tutti i posti di blocco che si verranno a creare perché stavolta sarà il Sud a chiedere il cambiamento, naturalmente, per rispetto al popolo del Sud in lotta, senza alcun simbolo o bandiera di partito, da meridionali, da uomini che vogliono difendere le radice profonde della nostra terra".