Agente “talpa” delle cosche? Doldo nega tutto davanti al pm
Ha negato tutto Bruno Doldo, l'agente di polizia del servizio Scorte della Questura di Reggio Calabria arrestato sabato notte per rivelazione di segreto d'ufficio per favorire la cosca Caridi- Borghetto- Zindato. Davanti al pm Marco Colamonici, assistito dall'avvocato del Foro di Reggio Calabria Antonino Curatola, Doldo ha negato di essere lui l'agente che Domenico Caridi e Giovanni Pangallo, il consigliere politico del consigliere comunale ed ex assessore all'Ambiente Giuseppe Plutino, indicavano come l'autore delle soffiate che avevano permesso al clan di individuare le microspie nascoste nell'autovettura di Caridi.