Parco archeologico di Sibari. La Cgil: intervenga il Governo
“Il Governo Centrale, la Regione Calabria, hanno il dovere di intervenire immediatamente per mettere in sicurezza l’intero territorio minacciato dal fiume Crati, con la consapevolezza che in quell’area vivono migliaia di Cittadini a rischio. Non si può lasciare sola la Provincia di Cosenza o i Comuni interessati a fronteggiare l’emergenza esondazione. Prima che sia troppo tardi, occorrono investimenti veloci per mettere in sicurezza il territorio”.
E’ quanto affermano in una nota stampa Michele Gravano, Segretario Generale della Cgil Calabria e Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno.
“Duole vedere il Parco Archeologico di Sibari – continua la nota - ingoiato nuovamente dall’acqua, ed è impensabile che nel 2013 non si riesca a difendere e rilanciare i propri beni culturali ed ambientali. Il Governo deve intervenire, intanto con un immediato piano straordinario di messa in sicurezza delle popolazioni e del territorio e poi velocizzando il piano di interventi previsti dal Ministero della Coesione che vede il Sito archeologico di Sibari tra gli attrattori scelti dal Governo per il rilancio dei beni culturali del Paese”.
“Chiediamo al Prefetto di Cosenza, al Presidente della Giunta regionale, alla Commissione Prefettizia di Corigliano Calabro, al Sindaco di Cassano, al Presidente della Provincia di Cosenza – concludono Gravano e Sposato - di attivarsi per chiedere un urgente tavolo al Governo Centrale per gli immediati interventi”.