Belcastro. Tentato duplice omicidio, Gemelli rinviato a giudizio

Catanzaro Cronaca

Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio Giovanni Gemelli, 40 anni, di Belcastro (Catanzaro), arrestato il 29 gennaio con l'accusa di tentato duplice omicidio per aver, secondo l'accusa, sparato colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di un proprio congiunto e suo figlio. Il processo per l'imputato avrà inizio il 4 ottobre davanti al tribunale collegiale del capoluogo calabrese. Il giudice, infine, si è riservato di decidere sulle richieste dei difensori relative alla materia cautelare.

Gli avvocati di Gemelli, Anselmo Mancuso e Domenico Chianese, hanno chiesto in particolare che la misura degli arresti domiciliari cui il 40enne è sottoposto siano sostituiti con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la firma o, in subordine, che l'imputato venga autorizzato a recarsi a lavoro, richiesta quest'ultima rispetto alla quale hanno ottenuto il parere favorevole del pubblico ministero.

Ai domiciliari Gemelli si trova dal 6 marzo scorso, quando il giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Gabriella Reijllo, ha concesso all'uomo di lasciare il carcere accogliendo la richiesta dei difensori. Era stato lo stesso giudice a disporre per Gemelli la custodia in cella, il 31 gennaio scorso, dopo la convalida dell'arresto, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, Gerardo Dominijanni. Contro quella decisione i legali dell'uomo avevano fatto ricorso al tribunale del riesame, che il 21 febbraio aveva invece confermato il provvedimento del gip.

L'indagato è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, e di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di pistola. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo avrebbe sparato contro il suocero di sua cognata ed il figlio di questi, F.L. ed F. L., cinque colpi di pistola calibro 7.65 per via di alcuni dissidi familiari, nel primo pomeriggio di lunedì 28 gennaio, per poi fuggire. Rintracciato dai Carabinieri nella notte è stato infine tratto in arresto.

Rispondendo alle domande del giudice Gemelli ha respinto ogni accusa, negando di aver fatto fuoco, e spiegando che al momento della sparatoria si sarebbe trovato a Sellia Marina e di non avere frequentazioni o alcun dissapore con padre e figlio vittime dell'attentato. (AGI)