Tentò uccidere due persone, può lasciare domiciliari per lavoro
Potrà uscire di casa, dove si trova ristretto agli arresti domiciliari, per recarsi a lavorare, il 40enne Giovanni Gemelli, di Belcastro, arrestato il 29 gennaio con l'accusa di tentato duplice omicidio per aver, secondo l'accusa, sparato colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di un proprio congiunto e suo figlio. A concedere all'uomo il relativo permesso sono stati i giudici del tribunale collegiale di Catanzaro - davanti al quale il 4 ottobre prossimo avrà inizio il processo dopo il rinvio a giudizio decretato dal giudice dell'udienza preliminare il 26 giugno -, che hanno in tal senso accolto le richieste dei difensori di Gemelli, gli avvocati Anselmo Mancuso e Domenico Chianese.
Accogliendo una precedente loro istanza il giudice aveva concesso a Gemelli gli arresti domiciliari il 6 marzo scorso, consentendogli così di lasciare il carcere dove era stato ristretto in custodia cautelare a seguito della convalida dell'arresto dal 31 gennaio scorso. L'indagato è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, e di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di pistola. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo avrebbe sparato contro il suocero di sua cognata ed il figlio di questi, F.L. ed F. L., cinque colpi di pistola calibro 7.65 per via di alcuni dissidi familiari, nel primo pomeriggio di lunedì 28 gennaio, per poi fuggire.
Rintracciato dai Carabinieri nella notte è stato infine tratto in arresto. Rispondendo alle domande del giudice Gemelli ha respinto ogni accusa, negando di aver fatto fuoco, e spiegando che al momento della sparatoria si sarebbe trovato a Sellia Marina e di non avere frequentazioni o alcun dissapore con padre e figlio vittime dell'attentato. (AGI)