Vibo, Prefettura: vertice su chiusura Italacementi
Italcementi chiude i battenti del sito di Vibo Marina. L’annuncio fatto dai vertici dell’azienda arriva al tavolo delle trattative, convocato dal prefetto di Vibo Michele Di Bari nei locali dell’ufficio territoriale del Governo. Le avverse condizioni di mercato in cui versa il settore edile sembrano essere la principali cause di questa infausta decisione ed a farne le spese come sempre sono i lavoratori, 82 operai che da Luglio si troveranno senza lavoro, per non considerare l’indotto, e il territorio sfruttato per oltre mezzo secolo da un’azienda che oggi ha deciso di fare i bagagli. Per i lavoratori L’unico filo a cui appendere le proprie speranze sembra essere la proroga della cassa integrazione per un altro annoi e mezzo e la volontà espressa dall’azienda di voler riconvertire il sito per un’eventuale lavorazione dei rifiuti. Ipotesi questa tutta da verificare.
Al tavolo oltre ai rappresentanti sindacali e ad una folta delegazione di lavoratori anche l’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno che ha manifestato la volontà da parte dell’istituzione regionale di concordare qualsiasi trattativa per il bene dei lavoratori purchè dall’azienda arrivi uno spiraglio di buona volontà. A portare sul tavolo il grave problema ambientale che si verrebbe a creare per Vibo Marina, una volta dismessa l’operatività del sito, l’assessore regionale all’ambiente Franco Pugliano secondo il quale è necessario un efficace piano di bonifica dell’intera area nel più breve tempo possibile. Il prefetto Michele di Bari quindi, dalle parole è passato ai fatti con l’istituzione di un tavolo che da qui ad un mese si occupi solo delle questioni tecniche inerenti il futuro del sito di Vibo Marina.
Le cattive notizie non hanno tardato ad arrivare agli operai di turno presso il sito che presi dalla disperazione si sono arrampicati sul silos della cementeria minacciando di buttarsi nel vuoto.