Vibo: firmata proroga per la permanenza dello stabilimento Eni
Problema risolto almeno per qualche mese per lo stabilimento Eni di Vibo Marina, costretto a chiudere il sito se il sindaco Nicola D’Agostino non avesse firmato una nuova proroga che acconsentisse alla permanenza dell’Eni nell’attuale struttura , ubicata in una zona ad alto rischio idrogeologico. Sei mesi di proroga quindi, decisi nel corso del vertice convocato dalla Prefettura di Vibo Valentia, al quale hanno preso parte, Regione, Provincia, Comune e azienda. Entro il 31 dicembre prossimo ha sottolineato il sindaco bisognerà delocalizzare l’impianto. Proposta questa subito bocciata dai vertici aziendali dell’Eni che non intendono trasferire il sito a Portosalvo così come chiesto dal Sindaco, una tale operazione implicherebbe una spesa pari a circa 70 milioni di euro. Quindi o si rimane a Vibo Marina o via dalla Calabria.
Cosa questa che non farebbe per niente bene a Regione, provincia e comune, basti pensare solo ai 25 milioni di euro di accise annui che l’Eni versa nelle casse dell’ente regionale. Una proposta su cui trovare un possibile punto d’incontro sarebbe quindi quella avanzata direttamente dall’Eni, ovvero mettere in sicurezza l’attuale sito, risanare l’area attività queste che sarebbero supportate hanno aggiunto i rappresentanti dell’azienda, da un investimento di 5 milioni di euro per aumentare la produttività. La patata bollente ora è passata all’autorità di bacino regionale che adesso dovrebbe avere competenza in merito. E proprio per non arrivare impreparati a Dicembre, il prefetto Michele Di Bari ha chiesto di iniziare sin dalla prossima settimana a programmare il da farsi, convocando una riunione con l’Abr.