Italcementi Vibo. La Cisal insiste per l’ingresso nell’area di crisi
"A Palazzo Rizzuti, sede dell’autorità territoriale di governo, il prefetto Michele di Bari continua a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda Italcementi. Anche nell’incontro di venerdì scorso ha inteso elevare il tono del confronto invitando Regione Calabria, Comune, Confindustria e Sindacati ma soprattutto l’Italcementi a non ritenere sprecato il tempo trascorso fino ad oggi sul tentativo di mantenere accesa la speranza degli 82 dipendenti dello stabilimento di via Parodi, a Vibo Marina.
Michele di Bari, a ragion veduta, non solo non demorde quanto avverte gli addetti ai lavori che occorre individuare una soluzione in ogni caso perché Vibo Valentia non può permettersi il lusso di chiudere il caso Italcementi con un semplice abbandono di una trattativa che oggi si è trasformata in una speranza. – Lo scrive in un comunicato Filippo Curtosi segretario provinciale aggiunto della Cisal di Vibo Valentia - Speranza che è andata a crescere sulle dichiarazioni del rappresentante del colosso industriale di Bergamo, Mario Mora, responsabile per le relazioni industriali, secondo cui un’Azienda, di cui non si conosce il nome e l’attività produttiva esercitata, ma di cui si potrebbe sapere tutto nei prossimi giorni, sarebbe interessata al rilevamento dello stabilimento di Vibo Marina.
Un percorso nuovo, a dire di molti promettente, che potrebbe risolvere il problema dei dipendenti ex Italcementi e che non può non trovare l’impegno del sindaco della città chiamato ad offrire tutta la propria disponibilità sulla proposta che, appunto, tra qualche tempo potrebbe diventare operativa.
Comune e Regione Calabria dovrebbero manifestare tutto il loro interesse acchè l’idea lanciata venerdì da Mario Mora possa essere praticata. Sindaco e Presidente della Regione Calabria dovrebbero cogliere a volo questa circostanza ed assicurare l’assolvimento di ogni adempimento in ordine al possibile varo di un progetto che rappresenta un vero e proprio salvacondotto per gli 82 dipendenti oggi in panne.
La Regione Calabria, in particolare, non può non inserire Vibo Valentia nell’area di crisi.
Il ritardo accumulato ad oggi sulla legittima richiesta lascia perplessi, forse anche preoccupati ma non impedisce di continuare a sperare in un concreto impegno dello stesso Presidente Giuseppe Scopelliti.
In ragione di questa iniziativa appare senza dubbio interessante anche un più pregnante ed ineludibile sostegno di Confindustria, Consorzio industriale, Camera di Commercio e Consulta portuale chiamati ad offrire il proprio ruolo in direzione di un complessivo sviluppo dell’iniziativa che non può prescindere dalla funzione del Porto di Vibo Marina.
Bisogna spendersi con forza e decisione, senza tentennamenti di sorta o obiettivi diversi.
Ma ci sembra anche opportuno che Vibo Sviluppo indirizzi la sua particolare attenzione sulla possibile nuova iniziativa finalizzando un tipo di intervento che aiuti a rendere percorribile la realizzazione dell’intervenuta idea dell’Italcementi".