Lavoro: operai su silos, allo studio alternative a Italcementi
Tre mesi di tempo per avere da un istituto di rilevo nazionale uno studio del territorio capace di offrire proposte concrete ed alternative alla chiusura dell'Italcementi di Vibo Marina, creando le condizioni per un'eventuale riconversione del sito produttivo che altrimenti si avvierebbe ad una definitiva chiusura. Questo il risultato del tavolo di lavoro voluto stamane in prefettura a Vibo Valentia dal prefetto, Michele Di Bari, dopo la protesta dei lavoratori dello stabilimento che da otto giorni sono su un silos.
Alla riunione hanno preso parte il direttore delle Relazioni Industriali, Mario Mora, il direttore delle risorse umane del Gruppo, Silvestro Capitanio, le organizzazioni sindacali, i lavoratori dell'Italcementi, l'assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno, il parlamentare Bruno Censore, il consigliere regionale Pietro Giamborino, il sindaco di Vibo Nicola D'Agostino, il vescovo Luigi Renzo ed il presidente di Confindustria vibonese, Antonio Gentile.
I vertici di Italcementi si sono impegnati a conferire ad un istituto di livello nazionale il compito di approntare uno studio da consegnare entro il 30 settembre che sia capace di offrire nuove idee su come utilizzare concretamente lo stabilimento dell'Italcementi di Vibo Marina, al di la' dell'eventuale progetto di riciclo dei rifiuti, unica proposta sinora avanzata dai rappresentanti territoriali del Vibonese. Il prefetto, al fine di non mettere a repentaglio la cassa integrazione degli operai dell'Italcementi, ha quindi esortato i lavoratori a cessare la protesta che li vede da 8 giorni barricati sul silos dello stabilimento. L'appuntamento con i vertici di Italcementi è stato quindi rimandato a fine settembre con la convocazione di un nuovo tavolo tecnico. (AGI)