Vibo: emergenza occupazionale. Chiude l’Italcementi, a rischio anche l’Eni
Una provincia letteralmente in ginocchio quella di Vibo Valentia dal punto di vista occupazionale. Dei lavoratori in sciopero o in stato d’agitazione non si riesce a tenere il conto. Un vero e proprio stillicidio al quale si aggiunge l’imminente chiusura definitiva di uno dei colossi delle’economia provinciale, l’Italcementi che conta 82 cassintegrati , i quali da Luglio infoltiranno ulteriormente la lunga lista dei disoccupati del vibonese.
Ma all’orizzonte si scorge un nuovo caso, Una nuova crisi perché a Vibo Marina rischia di chiudere anche lo stabilimento Eni. Ma qui la crisi economica c’entra poco. Lo stabilimento sorge in un’area ad alto rischio idrogeologico e alla luce dell’alluvione del 2006 sarebbe dovuto essere de localizzato. Cosa che non è stata fatta. E adesso il piano di messa in sicurezza dello stabilimento potrebbe non bastare. Per continuare a lavorare sul territorio l’Eni ha bisogno della proroga che il sindaco di Vibo Nicola d’Agostino firma dal 2011. Quest’anno però la firma non è ancora stata posta e se non dovesse arrivare l’Eni sarà costretta a levare le tende.