Catanzaro: il saluto di Grazioso Manno al Prefetto Reppucci

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“Ho accolto con enorme amarezza la notizia ufficiale della sua prossima partenza. Con grande sincerità devo dirLe che non ho mai incontrato un uomo delle Istituzioni come Lei: attento, pronto all’ascolto, porte aperte a chiunque, sempre accanto a tutte le varie istituzioni e soprattutto in mezzo alla gente comune, esempio per tutti ed in particolare per le nuove generazioni, mai rinchiuso nel cosiddetto Palazzo. - È quanto si legge in una lettera del Presidente del Consorzio di bonifica Ionio catanzarese Grazioso Manno, indirizzata al Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci - Sarà difficile, mi creda, poter trovare un esempio così importante e sarà altrettanto difficile, se non impossibile, dimenticarLa.

Inoltre, mi piace sottolinearlo, Lei si è distinto per autorevolezza e determinazione nell’affrontare i problemi di qualunque tipo, in particolare il tema della legalità. Pensando alla Sua figura, al Suo modo di essere, al Suo modo di comportarsi, mi vengono in mente alcune frasi ed alcune parole altamente significative pronunciate da Papa Francesco, nei giorni scorsi, durante la Giornata mondiale della gioventù in Brasile: “Mi aspetto che si esca fuori, per strada, perché ci dobbiamo difendere da tutto ciò che è mondanità, comodità,.... . Non possiamo rimanere rinchiusi !” – “Andate oltre i confini di ciò che è umanamente possibile e generate un mondo di fratelli” – “La Chiesa è avvocato della giustizia e difensore dei poveri contro le disuguaglianze sociali ed economiche intollerabili che gridano al cielo” – “Non fatevi rubare la speranza” – “Vivere nella gioia perché il cristiano non può essere pessimista ne avere una faccia da lutto perpetuo” – “La solidarietà è una parola spesso dimenticata o taciuta” – ai giovani: “Abbiate il coraggio di andare controcorrente, guardare sempre l’altro con amore e tendere la mano a chi soffre” – “Ci vuole un incontro e dialogo tra generazioni”.

Tali affermazioni, per le quali il Papa chiede un impegno diverso al suo Clero, ai giovani ed al mondo intero, io le ho ritrovate, naturalmente per motivi diversi, nella Sua altissima “missione” come uomo delle Istituzioni repubblicane. Se tutti gli uomini delle istituzioni ai vari livelli fossimo come Lei, e ci comportassimo seguendo il Suo esempio, questa nostra terra sarebbe sicuramente migliore. La saluto cordialmente, Le prometto che La ricorderò sempre cercando, nella mia veste di uomo pubblico, di poter fare almeno un po’ di quanto Lei ha fatto per la nostra comunità”.