Droga: operazione “Chiosco”, sconti pena e assoluzioni in appello

Catanzaro Cronaca

Cinque sconti di pena, due assoluzioni e tre condanne confermate. È questo il bilancio della pronuncia della Corte d'appello di Catanzaro emessa oggi nei confronti di 10 imputati coinvolti nell'operazione battezzata "Chiosco", diretta contro una banda ben organizzata capace di gestire lo spaccio di stupefacenti nel quartiere "Aranceto", zona a sud del capoluogo.

I giudici (presidente Giancarlo Bianchi, consiglieri Alessandro Bravin e Ippolita Luzzo) hanno sentenziato una serie di parziali assoluzioni, rispetto a singoli capi d'accusa contestati, nei confronti di: Roberto Berlingieri, alias "faccia tagliata", per il quale la pena passa da 2 anni di reclusione e 5.000 euro di multa a 1 anno e 4 mesi e 3.600 euro; Silvano Berlingieri, alias "Pacciani", per cui la pena passa da 5 anni e 9 mesi e 1.200 euro a 5 anni e 6 mesi e 1.040 euro; Luciano Bevilacqua, pena ridotta da 1 anno e 9 mesi e 4.500 euro a 8 mesi e 2.000 euro; Giuseppe Ceravolo, pena ridotta da 4 anni e 6 mesi a 2 anni e 6.000 euro; Pantaleone Mamone, pena ridotta da 1 anno e 6 mesi e 4.000 euro a 1 anno e 3.000 euro.

Completamente assolti Fabio Critelli, che in primo grado era stato condannato a 1 anno e 9 mesi di reclusione e 4.500 euro di multa; e Ivan Manfredi, già condannato a 8 mesi e 2.000 euro. Confermate, infine, le condanne di Nuccio Berlingieri, alias "Pupetto", a 1 anno e 3 mesi di reclusione e 4.000 euro di multa; Franco Bevilacqua a 3 anni e 9.000 euro; e Luigi Bevilacqua a 3 anni e 9 mesi.

La sentenza di primo grado risale al 17 gennaio scorso, quando il tribunale collegiale pronunciò undici condanne a pene comprese fra otto mesi e cinque anni e nove mesi di reclusione - per uno dei condannati Marcello Berlingieri che ebbe una pena 1 anno e 3 mesi di reclusione e 4.000 euro di multa, non è stato proposto appello - e un'assoluzione totale. Altri undici imputati dell'operazione "Chiosco" sono stati in precedenza giudicati con riti abbreviati che, il 6 luglio 2012, si sono conclusi con altrettante condanne a pene comprese fra otto e due anni di reclusione, in seguito confermate dalla Corte d'appello il 28 maggio scorso.

Gli imputati sono stati destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita da Polizia e Carabinieri con l'operazione "Chiosco" all'alba del 24 giugno 2011, quando altre dieci persone furono raggiunte da un provvedimento di divieto di dimora in Calabria mentre altre sette furono indagate a piede libero (nell'inchiesta finirono anche tre minori arrestati su disposizione del tribunale per i minorenni, per i quali il procedimento procede nella sede che gli è propria).

Secondo le accuse contestate, l'organizzazione sgominata dagli investigatori avrebbe avuto la gestione della piazza dello spaccio a Catanzaro sud, attraverso quello che gli inquirenti hanno definito un supermarket della droga. Cocaina, eroina, kobrett che arrivavano da Reggio Calabria e da Napoli, direttamente consegnati a casa di chi li doveva smerciare. Il gruppo criminale sarebbe stato composto da soggetti di etnia rom, guidati da Franco Simone Bevilacqua. (AGI)