Droga: operazione “Chiosco”, chieste 12 condanne a Catanzaro
Avrebbero fatto parte, a vario titolo, di un' organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, commerciando con le organizzazioni criminali di Reggio Calabria e di Napoli, da dove arrivavano gli stupefacenti. Nei loro confronti, il pm della Dda, Vincenzo Capomolla, ha chiesto dodici condanne nell'ambito del processo con rito abbreviato scaturito dopo l'operazione "Chiosco". Le richieste prevedono pene variabili dai sei ai venti anni di reclusione. Il processo è in corso davanti al giudice per le udienze preliminari, Antonio Rizzuti. La pena maggiore è stata chiesta per Franco Simone Bevilacqua, considerato il capo dell' organizzazione, con 20 anni di reclusione. Secondo le indagini, lo spaccio di droga avveniva nel quartiere Aranceto di Catanzaro ed in particolare nei pressi di un chiosco che ha dato il nome all'operazione. Per evitare che polizia e carabinieri potessero intervenire venivano utilizzati anche dei minorenni come vedette. L'operazione congiunta di polizia e carabinieri di Catanzaro aveva messo a segno un duro colpo nei confronti del gruppo di etnia rom, con 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 10 divieti di dimora in Calabria e sette indagati. A loro si aggiungono altre tre posizioni di altrettanti minorenni, con 42 persone coinvolte complessivamente nell' inchiesta.