Unioni civili. Camposano, Regalino e Spanò: provvedimento ha valore simbolico
“Viene spontaneo chiedersi come possa questa Amministrazione comunale che governa una delle ultime città d’Italia preoccuparsi di istituire il registro delle Unioni civili, tralasciando i mille problemi che stanno portando alla fame una comunità intera”.
Così i capigruppo di minoranza al Consiglio comunale di Crotone Vincenzo Camposano, Giusy Regalino e Cesare Spanò rispetto all’approvazione da parte della Quarta commissione consiliare (Pubblica istruzione, cultura, turismo, sport) del “Regolamento Comunale per l’istituzione del registro delle unioni civili” avvenuta nel corso della passata settimana.
“Si tratta di uno strumento – scrivono i capogruppo Camposano, Regalino e Spanò – che non ha alcun valore in sede legale e civile, in quanto soggetto ad approvazione della normativa nazionale che ancora tarda ad arrivare proprio perché materia assai controversa dal punto di vista sia giuridico, che etico. Quindi non si comprende perché la Quarta commissione abbia impegnato tempo e ordini del giorno per un provvedimento che ha semplicemente un valore simbolico.
Fra l’altro, in quelle sparute realtà italiane dove il registro è stato introdotto, l’esperienza è risultata nella maggior parte dei casi fallimentare, in quanto non si sono annotate registrazioni nel merito, o se ci sono state, queste, sono state nell’ordine delle poche unità. Ci si attarda a discutere di tutto ciò – incalzano i gruppi d’opposizione – mentre, proprio nel corso di questa settimana, la Camera di commercio ha reso noto che, nell’anno appena conclusosi, il saldo demografico delle imprese ha registrato l’ennesimo segno meno: il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese annuale è stato di -123 unità.
A ciò si aggiunga che ci sono migliaia di persone che percepiscono ammortizzatori sociali in deroga (e non) e che quotidianamente bussano alle porte del Comune per sollecitare un’azione programmatica dell’amministrazione, più incisiva e lungimirante, che possa riaccendere le speranze nel futuro prossimo dei crotonesi. In città, doveroso sottolinearlo, sta montando la rabbia dei disoccupati che hanno smesso di credere nel progetto politico fallimentare, quale si sta dimostrando quello del centrosinistra in ormai circa 8 anni d’amministrazione del Comune.
La domanda allora viene da porsela: forse che questa maggioranza abbia imparato il giochetto spicciolo, a livello mediatico, di distogliere l’attenzione della gente dai loro problemi reali? Se così fosse, permetteteci di dichiarare pubblicamente che questo è un gioco pericoloso perché il malumore e la frustrazione della gente si manifesta purtroppo quotidianamente nelle famiglia e non può essere certo allontanato attraverso piccoli, quanto inutili stratagemmi da politicanti di serie D.
Noi gruppi di minoranza siamo pronti a collaborare nell’interesse della città, ma non daremo mai sponda a disegni ambigui e contorti, messi in campo da questa maggioranza per i grandi temi che riguardano Crotone come bonifica, sviluppo, ambiente e occupazione.”