Canile Mortara, i volontari di Dacci una zampa chiedono aiuto alla cittadinanza

Reggio Calabria Attualità

“I commissari prefettizi piuttosto che perseguire le mille occupazioni abusive in città, a partire da quella dei mercati di Mortara segnalata anche nella relazione della commissione d’accesso che ha portato allo scioglimento per contiguità mafiose, preferiscono usare il pugno di ferro con una onlus che sta svolgendo per i reggini quei servizi di cui il Comune si disinteressa.

Da giorni, arrivano “voci” su imminenti provvedimenti di sgombero del canile di Mortara di Pellaro, che noi volontari abbiamo rimesso in piedi riscattandolo da otto anni di incuria e abbandono, senza uno spicciolo da parte delle istituzioni, ma con l’appoggio della città intera”. Non ci stanno i volontari di Dacci una zampa ad accettare le continue minacce di sgombero che negli ultimi giorni sono filtrate dai palazzi comunali. “Per giorni abbiamo cercato un’interlocuzione con Palazzo San Giorgio, i legali che ci sono vicini hanno anche trovato lo strumento per “normalizzare” temporaneamente la situazione depositando una richiesta di ordinanza contingibile e urgente per l’affidamento provvisorio della struttura, abbiamo fatto innumerevoli appelli ai commissari ma a nessuno dei tavoli tecnici convocati per discutere della questione siamo stati invitati. E adesso arriva la minaccia di sgombero”.

Sebbene nessun provvedimento sia stato – ad oggi – adottato, le decisioni di liberare la struttura e deportare gli oltre settanta animali recuperati in queste prime settimane di occupazioni si fanno sempre più insistenti. Stando alle ultime notizie filtrate, sarebbero stati già individuati i canili – ovviamente privati – in cui inviare– ovviamente a pagamento - i cani che Dacci una zampa sta assistendo in questi giorni.

“Alla fine, a pagare è sempre la città. I commissari propongono di mettere a bilancio nuovi costi – a carico dei cittadini – piuttosto che mettere una struttura pubblica in condizione di funzionare”. Per i volontari, che dalla loro hanno numeri che parlano di un successo rotondo - oltre settanta cani recuperati, sedici già affidati in adozione nel giro di due settimane, altri sei partiti oggi per l’affido in Nord Italia, eserciti di nuovi volontari, centinaia di euro in donazioni, iniziative di appoggio, raccolta fondi e materiale promosse spontaneamente da negozianti e gestori di locali – è “allucinante e paradossale.

Per questo, i volontari scelgono di rivolgersi ancora una volta alla città che “da sempre è stata il nostro unico interlocutore e da subito ci ha dato aiuto e appoggio”, sottolineano. Invitiamo tutti ad aderire alla nostra campagna “Io per i cani di Mortara ci metto la faccia” che oggi fa un passo in più: a breve sul profilo facebook Occupy Canile sarà disponibile una bozza di mail di protesta che chiediamo a tutti di mandare all’indirizzo email : Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Invitiamo anche chiunque abbia voglia di darci una mano di postare messagi di protesta e le foto della nostra campagna al profilo facebook di Palazzo S.Giorgiohttps://www.facebook.com/comunerc. "Noi continueremo a resistere, ma per farlo abbiamo bisogno dell’appoggio che fino ad oggi la città non ci ha mai fatto mancare”.


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