Canile Mortara, Dacci una zampa: “Necessaria ordinanza per l’affidamento della struttura”
È durato oltre due ore l'incontro della delegazione dell'associazione Dacci una zampa con uno dei rappresentanti della commissione prefettizia, Carmelo La Paglia, alla presenza di una delle funzionarie del dipartimento Ambiente e dell'architetto Minasi, uno degli esperti voluti dalla triade. Un incontro iniziato decisamente con il piede sbagliato se è vero che solo grazie all'intervento del prefetto Gaetano Chiusolo, il dottore La Paglia si è infine reso disponibile ad un colloquio con i volontari.
"Non possiamo che valutare positivamente i timidi passi fatti dall'amministrazione comunale per l'apertura del canile di Mortara. Abbiamo infatti appreso non solo che l'agibilità del canile c'è, ma anche che in sede di conferenza dei sindaci la struttura di Mortara è stata identificata come struttura strategica ai sensi del Dpgr. 51 del 19 maggio 2014, la nuova legge regionale che ha detto nuove norme e condizioni per i canili. Adesso - stando a quanto ci è stato riferito - bisognerebbe attendere la valutazione igienico sanitaria dell'Asp, un piano di adeguamento strutturale che toccherà all'amministrazione comunale affrontare, nonché ulteriori passaggi burocratici che inducono a pensare che ci vorranno almeno due anni per l'effettiva apertura. Per noi e per i cani che tuttora stanno morendo per strada è troppo tardi".
Del resto, sottolineano i volontari all'esito dell'incontro "la stessa funzionaria del dipartimento Ambiente ci ha tenuto a sottolineare che la legge concede loro due anni di tempo per il completamento della procedura". Per questo - spiegano i volontari - "noi abbiamo ribadito la nostra istanza di emissione di ordinanza contingibile e urgente per l'affidamento provvisorio della struttura". Uno strumento legale - ricordano i volontari - che si può utilizzare per andare in deroga a quelle che sono le " regole " dell'ordinamento giuridico, per ragioni di necessità e d'urgenza in casi eccezionali e di particolari gravità. "Proprio per la loro peculiarità - sottolinea il legale dell'associazione Marialetizia Monterosso - le ordinanze contingibili e urgenti sono considerate dalla dottrina maggioritari alla stregua delle fonti del diritto, quindi considerate atti formalmente amministrativi, ma sostanzialmente normativi, proprio per la loro capacità di derogare a norme di legge, essendo il loro contenuti non predeterminati dalla legge ma rimesso all'autorità che le emana".
Argomentazioni esposte al commissario, come al suo esperto e alla funzionaria del dipartimento Ambiente, ma che si sono scontrate con le resistenze di La Paglia, che solo dopo molte insistenze - dicono da Dacci una zampa - " ha dichiarato che sottometterà la nostra istanza ai legali dell'avvocatura civica, come ai consulenti esterni che l'amministrazione provvederà a individuare". Non è stato possibile strappare al commissario una data, neanche orientativa, per lo scioglimento della riserva sull'istanza di Dacci una zampa, ma " il tempo è proprio quello che né i cani né la città hanno.
Ripetiamo e ribadiamo che noi stiamo solo fornendo alla città un servizio che competerebbe all'amministrazione comunale e non possiamo che rimanere perplessi di fronte alla pervicace insistenza con cui si persegue la strada delle convenzioni con le strutture private, incluso il canile di Taurianova, struttura colpita da ben due interdettive antimafia, ma cui viene tuttora corrisposta regolare retta. Crediamo che in relazione al randagismo a Reggio esista un problema di ordine pubblico, di fronte al quale non possiamo che registrare inerzia da parte della terna. Per questo abbiamo intenzione di chiedere un incontro urgente al prefetto Sammartino per metterlo al corrente della situazione".