Pm Torino chiede rientro soldi ‘Ndrangheta da Svizzera
Far rientrare 933 mila franchi, pari a 860 mila euro. È la richiesta della procura di Torino fatta alle autorità svizzere per il rientro delle somme depositate su due conti correnti riconducibili a Giuseppe Nirta, ritenuto un esponente della 'ndrangheta in Valle d'Aosta e condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione per traffico di stupefacenti.
Lo scorso marzo la Corte di Cassazione aveva rigettato il ricorso dei suoi legali contro la confisca,disposta dalla Corte d'appello, di diversi beni, tra cui immobili e denaro.
I fratelli Domenico e Giuseppe Nirta e i nipoti Franco e Roberto Di Donato erano stati arrestati ad Aosta l’11 giugno 2009 a seguito delle indagini avviate dal Raggruppamento Speciale Operativo dei Carabinieri, sotto il controllo della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, già nel 2007. Proprio presso il Palazzo di Giustizia “Bruno Caccia” del capoluogo piemontese sono state emesse le condanne, venerdì 19 novembre: 15 anni e 4 mesi di reclusione per i fratelli Nirta, 8 anni per Franco Di Donato e 6 per il fratello Roberto, nonostante la Procura avesse chiesto 18 anni e otto mesi per i fratelli Nirta e 14 anni per i Di Donato.