‘Ndrangheta. Duisburg, fratello vittima chiede risarcimento
Il legale di Achille Marmo, fratello di Marco, una delle vittime della strage di Duisburg, condannato in un altro processo contro le cosche di San Luca ad otto anni di reclusione, ha chiesto ieri 500 mila euro di indennizzo nel corso del processo contro 14 imputati coinvolti nella faida e nella strage. Il legale, l'avv. Letizia Mazza, intervenuta per conto dell'avv. Marco Tullio Martino, in difesa di Achille Marmo, parte civile in questo processo, ha anche chiesto la condanna di Giovanni Strangio, ritenuto l'ideatore ed uno degli autori della strage di Duisburg. Achille Marmo, coinvolto nell'inchiesta Fehida dalla quale è scaturito anche il processo in corso di svolgimento davanti ai giudici della Corte d'assise di Locri, è stata condannato dal gup di Reggio Calabria al termine di un procedimento con rito abbreviato. Nell'udienza di ieri è intervenuto anche l'avv. Gerardina Riolo, parte civile per i familiari di Francesco e Mario Pergola, i due fratelli di Siderno, uccisi a Duisburg, che ha chiesto la condanna di Strangio, sottolineando che i due fratelli "erano fuori da qualsiasi contesto mafioso" e che erano in Germani "solo per lavoro". Per la difesa, è intervenuto l'avv. Giovanni Scarfò, legale di Antonio e Sonia Carabetta, padre e figlia, per i quali il pm ha chiesto una condanna a 18 anni di reclusione. Il legale ha chiesto l'assoluzione dei suoi assistiti per non avere commesso il fatto, sostenendo che i due sono stati coinvolti solo per delle telefonate con i familiari "dalle quali non si evince alcuna responsabilità né, tantomeno, una vicinanza al clan Vottari".