Fazzalari non è un ergastolano. Il suo legale: pena rideterminata in 30 anni
La notizia secondo la quale Ernesto Fazzalari - il latitante catturato in Aspromonte che era inserito nell’elenco dei ricercati di massima pericolosità solo dopo Matteo Messina Denaro - dovrà espiare la pena dell’ergastolo non corrisponde a verità.
Lo rende noto il difensore di Fazzalari, l’avvocato Antonino Napoli, il quale evidenza che il proprio assistito “sin dal 2014 ha ottenuto, da parte della Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria presieduta dal dott. Bruno Finocchiaro con a latere la dott.ssa Gabriella Cappello, in seguito all’accoglimento dell’istanza presentata dallo stesso avv. Antonino Napoli, la sostituzione della pena dell’ergastolo con quella di anni 30 di reclusione in attuazione dei principi dettati dalla Corte EDU con la nota sentenza del 17/09/2009 nella causa Scoppola c. Italia”.
“Ernesto Fazzalari – ribadisce il legale - aveva presentato l’istanza di ammissione al rito abbreviato nell’ambito del procedimento “Taurus”, dove è stato giudicato per i fatti relativi alla cosiddetta guerra di mafia di Taurianova, in conformità a quanto statuito dall’art. 4 ter legge 5.06.2001 n.144 con i motivi d’appello depositati nella vigenza della lex mitior, ribadendo la richiesta all’udienza del 21 febbraio 2001, davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria che, giusta ordinanza del 22 febbraio 2001, lo aveva ammesso a rito speciale. Tuttavia, la predetta Corte, nel quantificare la pena inflittagli (previa riduzione per la scelta del rito), con sentenza del 5 marzo 2002, lo aveva condannato alla pena finale dell’ergastolo, applicando l’articolo 442 cpv. c.p.p. vigente all’epoca, vale a dire quello modificato dall’articolo 7 del D.L. n. 341/2000 che prevedeva un trattamento sanzionatorio più severo rispetto a quello precedente, riconducibile alla modifica di cui alla legge c.d. Carotti. La Corte d’Assise di Appello, pertanto, ritendo condivisibili le argomentazioni svolte dall’avvocato Napoli, in sede esecutiva, ha accolto la richiesta di annullamento dell’ergastolo”.
La decisione emessa nei confronti di Fazzalari, spiega ancora il difensore, è diventa esecutiva il 24 aprile del 2014 ed il Procuratore Generale ha emesso, il 14 maggio dello stesso anno, il provvedimento di esecuzione con cui la pena dell’ergastolo è stata definitivamente rideterminata in anni 30 di reclusione.