Terra Promessa. Vendita a prezzo imposto, Zagari e Crea assolti in Appello
La Prima Sezione Penale della Corte d’Appello di Reggio Calabria (presieduta dal da Alfredo Sicuro), ha assolto Carmelo Zagari e Francesco Crea dal reato di estorsione aggravato dal metodo mafioso, contestato in concorso tra loro e con Ernesto Fazzalari (giudicato separatamente).
Secondo quanto sostenuto dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo dello Stretto, nell’ambito della nota inchiesta “Terra Promessa”, tramite minacce avrebbero costretto Paparo Riccardo De Riso, proprietario di alcuni fondi a Taurianova, e facenti parte dello storico feudo familiare, a concluderne la vendita ad un prezzo imposto di 780 mila euro, di cui la parte venditrice avrebbe percepito una somma di poco superiore ai 209 mila euro, mentre la restante, circa 570 mila euro sarebbe stata pagata dalla società acquirente (la Gioia Bit Sel) agli imputati.
La decisione della Corte d’Appello, assunta dopo ore di camera di consiglio, accogliendo le tesi difensive prospettate dai legali dei due, gli avvocati Antonino Napoli e Antonio Managò, nel corso delle loro articolate arringhe difensive, ha assolto Zagari e Crea con l’ampia formula “perché il fatto non sussiste” così ribaltando l’esito del giudizio di primo grado a conclusione del quale, il Tribunale di Palmi, aveva ritenuto invece di condannarli a 12 anni di reclusione ed a 4mila euro di multa.