Maltempo killer. Lungo applauso apre i funerali di Stefania, Cristian e Nicolò

Catanzaro Attualità

Un lungo, lunghissimo applauso ha accolto i feretri di Stefania, e dei figli Cristian e Nicolò, le tre vittime dell’alluvione dello scorso 4 ottobre (LEGGI). I funerali, aperti dal vescovo di Lamezia, Luigi Cantafora, sono celebrati all’aperto in un’area vicino la chiesa di Santa Caterina di Gizzeria.

Il corteo funebre è partito da casa Frija ed è stato preceduto da un gruppo di bambini con magliette e palloncini bianchi. Subito dietro la famiglia, e Angelo con indosso ancora la maglietta del Milan inviata dalla società dopo aver saputo che il più grande dei figli era un tifoso del club rosso nero.

Diversi striscioni e fotografie sono stati affissi nell’area, e con loro anche i gonfaloni dei Comuni che hanno proclamato il lutto cittadino: Lamezia Terme, Curinga, San Pietro a Maida.

Nel corso dell’omelia il vescovo ha ammonito tutti, affermando che “maltrattiamo la terra” e “non la curiamo”. E poi il fatto che la “Calabria non può piangere più. Non vuole piangere più”.

Ha quindi ringraziato i volontari e i soccorritori che ieri hanno trovato il corpo del piccolo Nicolò. "E' il tempo in cui i dolore ha bussato alla porta, ma è soprattutto il tempo della fede nuda. La morte è venuta come un ladro, all'improvviso. Ma certamente Stefania, Cristian e Nicolò sono nella pace. Le loro lacrime si sono unite a quelle della terra che li ha coperti. Le loro voci sono tuoni in quella tempesta. Ora nessun tormento li toccherà".

Poi ha voluto dare parole di conforto al padre, affermando che per "chi resta non sarà facile affrontare il vuoto improvviso". Per il vescovo la terra è come “la madre. Se la sfrutti muore. Per questo per evitare alluvioni bisogna custodirla, trattarla bene”.

Durante i funerali il parlamentare del Movimento 5 stelle, Giuseppe D’Ippolito ha letto il messaggio di condoglianze che il Governo ha voluto rivolgere ad Angelo. “È una giornata di lutto per tutta l’Italia. È inconcepibile che nel 2018 in Italia si possa morire in un modo così assurdo. Il Governo - è scritto nel messaggio a firma di Danilo Toninelli, ministro delle infrastrutture, assicura impegno per evitare che simili tragedie si ripetano. È nostro dovere intervenire con determinazione, serietà e concretezza”.

È commossa Noemi Signore, sorella di Stefania, mentre legge un messaggio ai funerali. “Niente sarà più come prima – afferma – siete stati strappati da questa terra. Mi sembra un incubo, c’è un vuoto incolmabile”. Un vuoto per l’assenza della sorella che definisce confidente e dei nipoti che erano “come figli”.

Proprio l’oratorio della chiesa di Gizzeria sarà intitolato ai piccoli Cristian e Nicolò. Lo ha affermato padre Francisco Moises, che ha inoltre raccolto l’invito della famiglia a destinare le offerte per la costruzione di una struttura dedicata ai bambini.

(ultimo aggiornamento 17:41)