Terrorismo: Catanzaro prima udienza per marocchini arrestati
E' fissata per il primo marzo, davanti al tribunale del riesame di Catanzaro, la discussione dei ricorsi presentati dai tre uomini marocchini finiti in manette all'inizio del mese nell'ambito dell'inchiesta battezzata "Nostalgia", con le accuse di svolgere attivita' di terrorismo internazionale. Gli avvocati Enzo Galeota e Vittorio Plati' hanno impugnato l'ordinanza cautelare emessa dal giudice distrettuale per le indagini preliminari di Catanzaro, Emma Sonni che, su richiesta dei sostituti procuratori della Repubblica titolari del caso, Elio Romano e Carlo Villani, ha disposto la custodia in carcere nei confronti di M'Hamed Garouan, imam della moschea di Sellia Marina (Cz), Brahim Garouan, 25 anni, figlio dell'imam, e Younes Dahhaky, 28 anni, residente a Lamezia Terme (Cz). Per i tre uomini - che nel corso dell'interrogatorio di garanzia si sono avvalsi della facolta' di non rispondere al gip - le accuse formulate dagli inquirenti sulla scorta delle indagini condotte dai poliziotti della Digos di Catanzaro parlano di presunte attivita' di addestramento alle azioni violente con finalita' di terrorismo, radicalizzazione e proselitismo nei confronti di appartenenti alle comunita' islamiche. I tre marocchini, secondo gli inquirenti, utilizzavano la rete internet per procacciarsi e diffondere documenti multimediali riguardanti l'uso di armi ed esplosivi, e software per il sabotaggio dei sistemi informatici. Altre persone sono indagate nell'ambito dell'inchiesta, e nel corso del blitz sono state sottoposte a perquisizioni da parte dei poliziotti.