Inchiesta “Farmabusiness”. Tallini si dice “estraneo”, chiederà di tornare libero
Si appellerà al Tribunale del Riesame per essere rimesso in libertà l’ex presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini, “travolto” nell’inchiesta Farmabusiness (QUI) - condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Dda di Catanzaro - e attualmente ristretto agli arresti domiciliari.
L’ufficialità della richiesta sarebbe stata data proprio dal difensore di Tallini, l’avvocato Vincenzo Ioppoli, all’AdnKronos.
“Nel corso dell’interrogatorio di garanzia Tallini non si è avvalso della facoltà di non rispondere” afferma il legale del politico che aggiunge: “Dunque, si è trattato di un interrogatorio lungo 4 ore e articolato. Tallini ha respinto tutte le accuse e si è detto completamente estraneo alle ipotesi delittuose che gli sono state contestate, perché Tallini non ha avuto alcun tipo di coinvolgimento con la criminalità organizzata né ha mai saputo che dietro questa iniziativa imprenditoriale ci potessero essere delle famiglie mafiose”.
Secondo l’avvocato, l’ex presidente del Consiglio regionale era certo si trattasse di “un’iniziativa che poteva avere delle buone ricadute sul piano occupazionale nella regione, e quindi ha mostrato un certo interesse, ma parlando con persone che erano completamente fuori da qualsiasi contesto di criminalità”.