Farmabusiness, la Cassazione boccia il ricorso della Dda: Tallini resta libero
“La circostanza che esponenti del clan confidassero nel contributo di Tallini non implica di per sé che costui avesse piena contezza di rapportarsi al clan”.
Questo il sunto fatto dalla Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Direzione Distrettuale Antimafia contro la scarcerazione di Domenico Tallini, avvenuta lo scorso dicembre (QUI).
Secondo la Dda, nell’ambito del processo scaturito dalla operazione Farmabusiness (QUI), sarebbe emersa chiaramente la consapevolezza delle cosche di potersi avvalere di un “referente istituzionale”, ma allo stesso tempo la Cassazione ha ritenuto che l’accusa non abbia “elementi da cui possa desumersi che il Tallini avesse contezza del contesto criminale”.
Allo stesso modo, servirebbero “elementi specifici” per dimostrare e “provare che Tallini operasse a vantaggio del clan”.