Inchiesta Glicine, Vrenna (Envì): siamo sereni, operato nel rispetto delle leggi
“Questa mattina siamo venuti a conoscenza di un’indagine della Procura di Catanzaro, ampia e articolata, che vede molti soggetti coinvolti – a vario titolo e con capi d’accusa molto diversi tra loro – e chiama in causa in piccola parte anche il nostro gruppo”.
Commenta così in una nota Gianni Vrenna, presidente della società Envì Group, nonché del Crotone Calcio, l’inchiesta Glicine (QUI) che stamani ha portato all’arresto di oltre una trentina di persone e che vede indagato sia il numero uno del gruppo crotonese che opera nel settore ambientale che anche il fratello Raffaele.
“Vista la risonanza mediatica (dell’operazione, ndr) - ha poi aggiunto Vrenna - mi preme sottolineare che non ci vengono contestati, neanche provvisoriamente, reati riconducibili alla criminalità organizzata”.
Il proprietario della Envì si dice poi pienamente rispettoso del lavoro della Procura, che ma allo stesso tempo le sue aziende sono già impegnate nel produrre, attraverso i propri legali, “tutta la documentazione relativa alla gestione e allo svolgimento delle attività delle nostre aziende e ai rapporti passati e presenti con gli enti pubblici per chiarire definitivamente la nostra posizione”.
Vrenna si dice infine molto sereno e certo “di aver operato sempre nella massima trasparenza e nel pieno rispetto delle normative vigenti” nella convinzione che “la Procura presterà la massima attenzione alle nostre deduzioni”.