Chiede “pizzo” del 3% su importo lavori, arrestato a Scilla
Il 18 e il 28 marzo scorsi la ditta aveva subito prima l'incendio di un macchina da lavoro motocompressore, del valore di 10.000 euro, e successivamente il danneggiamento, sempre mediante incendio, di circa 1000 metri di rete utilizzata per consolidare i costoni adiacenti alla carreggiata stradale. Un atto criminale di chiara matrice intimidatoria nei confronti delle tante ditte che lavorano nel territorio. L'estortore, secondo quanto reso noto, si era recato più volte sui cantieri, presentandosi come emissario della locale consorteria criminale, motivando la richiesta di denaro come condizione assolutamente necessaria alla prosecuzione dei lavori. Ma i carabinieri da tempo controllavano i cantieri oggetto dei danneggiamenti.
Così, quando nella tarda mattinata di mercoledì Fulco si e' presentato per l'ennesima volta, per incassare il suo illegittimo compenso, ha trovato ad attenderlo gli uomini dell'Arma che, mimetizzati nelle vicinanze, hanno filmato e fotografato le fasi della trattativa. Quando il malvivente si e' allontanato dal cantiere, i militari sono usciti allo scoperto, circondandolo ed immobilizzandolo. L'uomo, sorpreso, non ha opposto resistenza. Nella tasca del pantalone, secondo quanto reso noto, aveva l'intera somma estorta, nonché un coltello a serramanico, per cui dovrà rispondere anche del reato di porto illegale di arma da taglio e punta atto ad offendere. L'intero importo recuperato e' stato restituito al legittimo proprietario. L'uomo, al termine delle formalità di rito, e' stato rinchiuso nella casa circondariale di Reggio Calabria.