Biomasse. Uil Crotone, ringrazia le istituzioni che hanno contribuito
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Giuseppe Macchione - Uilcem-Uil Crotone sulla centrale Biomasse
"A proposito della recente riunione in Prefettura per le problematiche di Biomasse Crotone, relative agli investimenti ma anche alla decisione aziendale di messa in mobilità di 9 unità lavorative, per il momento sospesa, desideriamo ringraziare tutti i rappresentanti istituzionali che hanno inteso offrire un proprio contributo alla vicenda, con un particolare apprezzamento a S.E. il Prefetto Vincenzo Panìco per l’impegno e la sensibilità con cui ha saputo condurre l’incontro tra il Sindacato Confederale e l’Azienda che partivano da posizioni diametralmente opposte. Naturalmente la nostra soddisfazione non sarà totale se non conseguiremo il risultato di un ripensamento definitivo da parte della Direzione Aziendale che dovrà ritirare definitivamente i provvedimenti di mobilità, riaprendo, così, una discussione davvero concreta e costruttiva che possa rilanciare lo sviluppo e la crescita produttiva. Noi, d'altronde, abbiamo salutato positivamente e senza riserva alcuna la scelta di avviare consistenti investimenti sul sito di Crotone. Ma proprio per tali convincimenti, condivisi dal Prefetto, dal Comune e dalla Provincia, che ci sembra assolutamente necessario evitare qualsiasi depauperamento di risorse umane e di professionalità che i lavoratori hanno saputo conquistarsi nel corso di questi anni, non brevi, di intensa attività produttiva.
Almeno per una volta, almeno in circostanze come questa, proviamo a veicolare un messaggio positivo da questa nostra terra. Proviamo a convincere coloro che amano denigrarci, che la nostra è gente laboriosa in grado di esprimere valori positivi, caratterizzati dall’impegno e dalla serietà. De resto, nel corso di questo mezzo secolo, con un solo salario, con tanti sacrifici ma con altrettanta dignità, i lavoratori delle nostre industrie hanno saputo guidare le proprie famiglie, far studiare i figli e tante volte laurearli, regalando al Paese un numero altissimo di professionalità che, molto spesso, si sono affermate in postazioni di grande prestigio. Questi lavoratori, i nostri padri, dovrebbero essere segnalati come eroi autentici e silenziosi. Adesso, però, abbiamo il dovere di ricostruire un tessuto sociale che si è fatalmente disgregato sotto i colpi di una crisi che ci ha penalizzato oltre ogni accettabile condizione. Per farlo abbiamo bisogno di una grande unità politica, istituzionale e sociale che ieri, proprio nel corso dell’incontro in Prefettura su Biomasse, abbiamo avvertito. Nelle parole del Prefetto, del Sindaco Vallone e dell’Assessore Lentini.
La vicenda dei 9 lavoratori dovrà trovare, quindi, una soluzione definitiva nell’incontro del 17 p.v. in Confindustria. Per le ragioni dette, ma anche e soprattutto perché non ci possiamo più permettere di perdere neanche un posto di lavoro. Dobbiamo fermare questa emorragia e la conseguente disperazione che pervade ormai gran parte delle famiglie crotonesi e del territorio. Vicende che rischiano di mettere a soqquadro la stabilità familiare, sociale e collettiva. La perdita di quella tranquillità che rischia di farti commettere atti inconsulti. Il nostro pensiero non può che andare a quel lavoratore, proprio della Biomasse Crotone e padre di tre figli, che dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento ha tentato di farla finita. A lui va il nostro affetto, la nostra amicizia e la nostra totale disponibilità, per non mollare, perché nulla possa mai sostituirsi al valore della nostra vita. Un incoraggiamento, quindi, a non desistere, ed a batterci affinché le nostre ragioni possano prevalere".