On. Pacenza: solidarietà ai lavoratori dell’Eta di Cutro
“Giunga tutta la mia solidarietà istituzionale e la mia vicinanza umana ai lavoratori dello stabilimento Eta di Cutro che, a partire dal maggio scorso, vivono momenti di grande incertezza per il futuro delle loro famiglie”.
Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, interviene sulla protesta portata avanti dai 44 dipendenti della centrale a biomasse Eta di proprietà del gruppo Mercegaglia nella zona industriale di Cutro.
“Sono ore d’apprensione – dichiara l’onorevole Salvatore Pacenza – soprattutto per i 15 loro colleghi sospesi a 56 metri di altezza, su una torre della centrale. Fa riflettere il fatto che per difendere il proprio posto di lavoro bisogni giungere a gesti così eclatanti. Nel Crotonese, questi episodi, continuano a ripetersi con sempre maggiore frequenza. Nella fattispecie, la centrale del gruppo Mercegaglia - prosegue l’onorevole Pacenza – sta vivendo un momento di difficoltà al pari degli stabilimenti similari sparsi in tutta Italia. La crisi del settore è dovuta, come è noto, al cambio di normativa per gli incentivi sulla vendita d’energia. Tutto ciò, purtroppo, ha inevitabilmente inciso sulla prosecuzione dell’attività imprenditoriale, compromettendo il diritto al lavoro. Del resto, gran parte delle nuove attività aziendali – prosegue l’onorevole Pacenza - sono sempre più orientate a poggiarsi su aiuti e incentivi forniti alla creazione d’impresa da parte dello Stato e della Comunità europea. Ahimè, non molte frequentemente, però, questi aiuti, si traducono poi in quella ratio che li aveva ispirati in origine. In questo delicato momento per i lavoratori di Cutro, so che è però alta l’attenzione rivolta dalle istituzioni locali e regionali sulla situazione della centrale. Nei prossimi giorni, infatti, sua eccellenza il prefetto ha già convocato un incontro col management del gruppo Mercegaglia, per conoscere le intensioni reali dell’azienda. In quella sede – conclude l’onorevole Pacenza – i rappresentanti istituzionali del territorio, così come quelli dei sindacati, porranno in essere tutta l’attività di negoziazione necessaria nei confronti del Gruppo per far sì che l’attività produttiva dello stabilimento prosegua nel modo più conforme a garantire il diritto al lavoro di tutti e 44 i dipendenti. Se sarà il caso, anche con nuovi acquirenti”.