Cutro: soddisfatti i lavoratori dell’Eta

Crotone Attualità

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Giuseppe Macchione - Uilcem Uil Crotone sullo stabilimento Eta di Cutro.

“Un lusinghiero risultato quello raggiunto nello stabilimento ETA di Cutro, che fa capo al Gruppo Marcegaglia. E’ trascorso poco più di un anno da quando i lavoratori esprimevano con grande civiltà, ma con altrettanto determinazione e fermezza, gli scenari che si andavano prefigurando e che evidenziavano una condizione davvero preoccupante. Quindici mesi di agonia e di angoscia, di dubbi e di incertezze, di cassa integrazione e di trasferte. Il sindacato, in quest’anno difficilissimo, è stato sempre al fianco dei lavoratori, cercando di trovare una soluzione alle tante problematiche che si presentavano, senza mai mollare, senza mai permettere che la vertenza potesse precipitare nell’indifferenza generale. L’esperienza maturata sul territorio per altre vertenze, non andate a buon fine, ha fatto si che questa volta il lavoro certosino ed unitario del sindacato confederale, condotto con calma e intelligenza, portasse ad un traguardo davvero importante. I lavoratori sono rientrati in fabbrica, e per noi questo è motivo di soddisfazione e di orgoglio, che attenua le grandi amarezze che, invece, stiamo vivendo su molti, troppi, altri fronti. Abbiamo condotto una trattativa intelligente ed oculata, evitando che le tensioni prendessero il sopravvento ed utilizzando con l’azienda una mediazione accorta, ma senza rinunciare alla nostra autonomia e alle nostre idee. A tal scopo non abbiamo alcuna difficoltà nel riconoscere che la controparte ha dimostrato, anche nei momenti più difficili, una grande disponibilità al dialogo ed alla ricerca di una possibile soluzione. Intese condivise e tempi ben definiti che, alla fine, hanno prodotto un risultato estremamente favorevole. Questa è una di quelle circostanze che rendono merito al buonsenso e alla concertazione. Va, quindi, sottolineata la disponibilità dell'azienda ad ottemperare, sulla scorta delle intese raggiunte, ad una tempistica, che ha pienamente coinvolto i lavoratori e lo staff dirigenziale di ETA. Questa azienda è un patrimonio per l’intero territorio; la politica e le istituzioni devono, senza titubanze e senza incertezze, salvaguardarne la tenuta ed i possibili elementi di crescita che si potrebbero sviluppare. Da questo punto di vista, vigileremo e non consentiremo ad alcuno di determinare quell’isolamento di cui sono fatte oggetto le attività produttive del nostro territorio”.


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