Scioglimento Comune di Reggio, le reazioni della politica
Non tardano ad arrivare le prime reazioni del mondo politico regionale - e non solo - alla notizia dello scioglimento per mafia del Comune di Reggio Calabria. A seguire alcuni dei primi commenti "a caldo".
Ms-Ft, è un atto che non risolve alcun problema della città
"Il Consiglio dei Ministri dei banchieri si è finalmente espresso, ed anche questa volta non ha mancato di dimostrare la sua di natura dissennata nei confronti dei cittadini che dovrebbe governare. Si, perché lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria è un atto che non risolve alcun problema della città, in quanto non va a scalfire minimamente quel sistema che porta ad essere mafiosi anche chi non lo è, e rischia seriamente di aggravare e mortificare i disagi e le difficoltà di questa città"."Dallo Stato ci si deve aspettare ben altro tipo di intervento che cingolati per la strada ed oggi un commissario che inevitabilmente paralizzerà la città. È evidente - ci sia ben poco da festeggiare! Piuttosto occorre una reazione in blocco positiva, responsabile ed orgogliosa da parte di tutta la città! Associazioni, imprenditori, partiti, cittadini tutti devono rispondere e respingere l'etichetta di città mafiosa nuovamente affibbiataci, senza continuare a scadere nelle polemica e nella faziosità che ha vergognosamente contraddistinto il dibattito degli ultimi tempi".
Giuseppe Minella, coordinatore provinciale del Ms-Ft
Psi, è la conferma che in Calabria esiste un'emergenza democratica e di legalità
"Il preannunciato scioglimento del Comune di Reggio, conferma che in Calabria esiste un emergenza democratica e di legalità. È un caso che non sfugge alle cronache in quanto trattasi di comune capoluogo". "E’ la prima volta che accade nel nostro Paese e ad opera di un governo tecnico. Sono tanti i comuni soggetti a forme di commissariamento nella nostra Regione. In Calabria l'assenza dei controlli sulle pubbliche amministrazione, come per esempio avveniva con i Comitati di Controllo, oltre ai problemi di corruzione, ha alimentato debiti e cattive gestioni. Noi socialisti riteniamo necessaria una assunzione di responsabilità collettiva per affermare una fase di ripristino della legalità e della funzione delle istituzioni al servizio dei cittadini. In questi anni abbiamo registrato in Calabria un uso personale delle istituzioni ed il caso Reggio, come quello della Regione ne sono un esempio. A Scopelliti, che ha tanto decantato il "Modello Reggio " da trasmigrare alla Regione, il compito di trarne le dovute conseguenze, assumendosi la responsabilità politica e per dare alla nostra Regione la possibilità di riscattarsi attraverso un voto democratico".
Luigi Incarnato, Segretario Regionale del Psi
Mancini, decisione "politica" che offende la maggioranza dei reggini onesti
"Una decisione "politica" che offende la grande maggioranza dei reggini onesti, quella del governo tecnico di Monti di sciogliere il Comune della Città dello Stretto. Non mi stupirei se alla ministra Cancellieri, alle prossime elezioni, il PD riservasse un seggio sicuro- … Eppure, oggi, a Reggio, la situazione non è la stessa dei primi, drammatici anni 90, che registrava un grave sfascio, politico e istituzionale, a Reggio e in Calabria. Da pochi mesi la città ha eletto i propri rappresentanti, impegnati a non far svanire, nei ricordi dei cittadini, i positivi risultati, conseguiti dalla lunga Sindacatura di Scopelliti, che fu un primo cittadino molto concreto e popolare. Certo, sono in corso alcune delicate inchieste, non concluse, tuttavia, con sentenze a carico degli attuali e degli ex amministratori della città. E, dunque, gli atti, sinora compiuti dalla magistratura, non possono portare nessuno a ritenere colpevoli e collusi con i clan, come 20 anni fa, i politici coinvolti. Quindi le inchieste vadano avanti, senza subire pressioni e condizionamenti. E, se gli elementi probatori contro gli indagati verranno ritenuti sufficienti, si svolgerà il processo, nel corso del quale alle tesi (non ai "teoremi") dell'accusa i politici potranno replicare, sviluppando le argomentazioni innocentiste".
Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza
Pd, Bersani: riflettere sulla gravità in tutto il Paese
"Lo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria per contiguità mafiosa deve farci riflettere sulla gravità alla quale è arrivata la situazione nel nostro Paese. Non è possibile che una larga parte del territorio nazionale debba fare i conti con una così forte infiltrazione delle organizzazioni criminali". "Per il Pd la questione della legalità è un pilastro essenziale. Non si può ricostruire il Paese se la legalità non viene messa al centro dell'iniziativa politica. La stessa riscossa del Mezzogiorno non può che partire da qui. Nell'assemblea sul Sud che il Pd ha organizzato a Lamezia Terme abbiamo evocato una svolta per la Calabria, dopo aver presentato una nostra mozione in Parlamento. Questa decisione del governo conferma le nostre preoccupazioni e l'esigenza di voltare pagina con decisione. Noi siamo impegnati e mettiamo a disposizione tutte le nostre forze perché la necessaria battaglia per la legalità abbia il sostegno dell'opinione pubblica".
Pier Luigi Bersani, segretario del Pd
Pd, Garavini: occasione per segnare un vero cambiamento
“Lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria deve diventare un'occasione importante per segnare un vero cambiamento nella gestione della città. In questi anni ci sono state troppe vicende oscure, non solo nella vita politica ed amministrativa del comune, che hanno reso inevitabile la scelta del Governo. Ora tutti i cittadini di Reggio Calabria sono chiamati a un vero sforzo comune per far ripartire la città, libera dai condizionamenti della 'ndrangheta".
Laura Garavini, capogruppo Pd nella commissione Antimafia
Pdci, Tripodi: cala il sipario sul “nefasto modello-Reggio”
“Salutiamo con profonda soddisfazione lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria per gravi contiguità mafiose deciso dal Consiglio dei Ministri. Il Ministro dell’Interno, dott.ssa Annamaria Cancellieri, ha affermato che lo scioglimento è stato deciso non per infiltrazioni mafiose, ma, addirittura, per contiguità della giunta comunale con la ‘ndrangheta. Una pesantissima differenza sostanziale che evidenzia in maniera tragica l’altissimo livello della presenza e della penetrazione della ‘ndrangheta dentro l’amministrazione comunale di Reggio. Questo atto del Consiglio dei Ministri è un inequivocabile gesto di legalità che rende giustizia alla città e alla stragrande maggioranza dei reggini: cittadini onesti che credono nei valori della giustizia e della legge”… “La decisione di oggi rende, quindi, giustizia a tutti i reggini che non hanno piegato la testa ad un “regime cittadino” infestato, come attestato dal Consiglio dei Ministri, dalla ‘ndrangheta. Pertanto, si chiude miseramente il sipario su un tragico decennio caratterizzato dal nefasto “modello-Reggio” degli ex sindaci Scopelliti, Raffa e Arena: un sistema di potere che ha causato una bancarotta etica, morale e finanziaria della città. Alla terna commissariale, composta dai dottori Panico, Piazza e Castaldo, auguriamo buon lavoro nel delicato e difficilissimo compito che dovranno affrontare”.
Ivan Tripodi, segretario cittadino del Pdci di Reggio
Pdl, Gentile: non si comprende il perché dello scioglimento
“Ascoltando la conferenza stampa del ministro Cancellieri non si capisce per quale motivo il comune di Reggio Calabria sia stato sciolto . Il Ministro non ha parlato di collegamenti tra 'ndrangheta e amministrazione, ma di fatti che rappresentano contiguità evidentemente relative e che non coinvolgono l'amministrazione nella sua interezza. Si tratta di una ferita profonda per Reggio Calabria, per la quale immaginiamo che il Sindaco Arena , al quale va la nostra solidarietà incondizionata, vorrà adire i giudici amministrativi di competenza". "La sovranità popolare è un cardine della democrazia, la sua stessa essenza e gli scioglimenti sono fatti traumatici ed eccezionali che devono essere comprovati in maniera chiara ed in equivoca: dalle parole del Ministro tutto questo non appare. La città di Reggio Calabria, città metropolitana, certamente non può accettare una decisione del genere e sono sicuro che, in base alla prassi consolidata delle sentenze del Consiglio di Stato, il Tar del Lazio o Palazzo Spada ribalteranno il provvedimento del Governo. La compensazione tra voto democratico ed intervento straordinario si basa, appunto, su fatti ineccepibili e non su singole posizioni che non ledono il corpo amministrativo di un Municipio. L'unica nota positiva è la conferma dell'assoluta estraneità del governatore Scopelliti nell'intera vicenda, a riprova del suo buon operato: una declaratoria che ne fortifica l'azione politico-amministrativa alla Regione e che spegne i tentativi incendiari di esponenti del centrosinistra più interessati alla contingenza strumentale che alla verità dei fatti”.
Antonio Gentile, senatore, vice coordinatore regionale vicario del Pdl
Pdl, Golfo: è in gioco la dignità e il futuro dei reggini
“Aspetto di leggere le motivazioni che hanno portato il Consiglio dei Ministri a decidere per un atto così duro e forte. Come parlamentare ma soprattutto come reggina non posso che provare grande amarezza e dispiacere per una città che da tempo ha scelto di stare dalla parte della legalità". "Spero che nessuno impugni questa decisione per fare mera propaganda politica, perché in gioco c'à prima di tutto la dignità e il futuro dei cittadini. Mi auguro che presto possa essere fatta chiarezza sulle motivazioni dello scioglimento, si possa capire di più e agire di conseguenza. Oggi rimaniamo semplicemente tutti sgomenti di fronte a un provvedimento così punitivo e a un marchio così infamante. La priorità immediata è che questa decisione non pregiudichi il futuro di Reggio Calabria, perché non lo merita la città e non lo meritano i reggini”.
Lella Golfo, parlamentare del Pdl