Reggio, Oreste Romeo: le dimissioni paventate dal FLI sono scorciatoie

Reggio Calabria Politica

"Avvicinandosi la data del rinnovo del Parlamento, vengono introdotti nel dibattito politico temi in linea con il sempre più palpabile clima propagandistico che ci accompagnerà fino alla ormai imminente tornata elettorale. Placatosi il delirio che ha devastato l’immagine di Reggio su scala planetaria, ecco giungere anche dalla periferia provinciale l’abbandono allo sciacallaggio nei confronti di una classe dirigente liberamente scelta dalla volontà popolare della Città solo un anno e mezzo addietro. - È quanto scrive in una nota stampa Oreste Romeo coordinatore provinciale Lista Scopelliti Presidente di Reggio Calabria - La sortita odierna del suo Coordinatore rende solo uno sbiadito ricordo il tentativo del FLI provinciale di superare una posizione marginale determinata da una intransigenza ben presto rivelatasi al territorio in termini di incapacità di elaborare progettualità da mettere al servizio della comunità, assecondandone la vocazione e le legittime aspirazioni.

Una involuzione illiberale che dà conto anche di una incapacità di offrire all’azione di contrasto del crimine organizzato qualcosa di diverso dalla liturgia di comunicati stampa “copia e incolla”, ovvero qualcosa che non fosse la perversa elevazione del sospetto a dignità di un sistema di indiscriminata criminalizzazione dei singoli e delle istituzioni che abbiamo democraticamente deciso di darci. L’odierna posizione del coordinatore provinciale FLI sullo scioglimento del Comune di Reggio Calabria è inaccettabile, perché la realtà è fortemente ostativa alla formulazione di speciosi addebiti alla sinergia interistituzionale, inopinatamente mortificata, alla quale il Sindaco Arena ha univocamente e significativamente orientato la propria condotta nel guidare una Città impegnata nella prosecuzione di un risalente percorso di affermazione della legalità, intesa nella sua virtuosa accezione di argine da opporre alla melmosa pervasività delle organizzazioni criminali.

Precisazione quanto mai necessaria, dal momento che è sempre più allarmante il ricorso ad un malinteso senso della legalità come grimaldello per mortificare e ribaltare la volontà della gente: quella stessa legalità che viene declinata, in chiave personalistica o di gruppo, alla stregua di tormentone funzionale all’autoreferenzialità dei singoli, come il coordinatore provinciale FLI non farà fatica alcuna a comprendere, non fosse altro che per aver debitamente illustrato tutto ciò ai suoi in sede congressuale. Ma ciò che fornisce la misura della distanza dal comune sentire è insuscettibile di poter essere colmato senza colpo ferire, neppure grazie all’insolito “non accanimento” del furore mediatico sulle tristemente note vicende monegasche, così come le farneticanti censure ad Arena non potranno restituire una verginità che quella forza politica aveva smarrito prima ancora di esser concepita.

Quali lenti ha inforcato l’ex Sindaco della "non contigua" cittadina di Ardore per leggere le documentate doglianze espresse dal Sindaco Arena sulla Multiservizi, senza, peraltro, neppure interrogarsi e riflettere sulla tempistica di vicende che hanno riguardato un’altra società partecipata del Comune di Reggio Calabria servita su un vassoio d’argento a potenti casati di ‘ndrangheta? Prima di attribuire ad Arena intendimenti “negazionistici”, l’ex Sindaco di Ardore rammenti il significato del rispetto che un Sindaco deve aver sacro verso la Comunità che lo ha scelto.

È, questo, un adempimento preliminare, esaurito il quale il Coordinatore FLI forse potrà abbracciare con il pensiero l’inviolabilità del diritto ad un contributo di Verità su una pagina storica per la Città, non sacrificabile alle esigenze, del tutto particolaristiche, di chi è portatore, non sano ma infetto, chi ritiene sia giunto il momento di dare avvio al “fiero pasto” su Reggio, sino a fare scempio e vendetta della straordinaria partecipazione della società civile a sostegno di un progetto politico-amministrativo concepito ed interpretato da un Sindaco che ha solo dimostrato grandezza e linearità rimanendo in sella, senza cedere alla meschina tentazione di rassegnare dimissioni con le quali aggirare la Commissione d’accesso! Quelle delle dimissioni paventate dal FLI sono scorciatoie, e sono buone pratiche in voga solo presso i furbetti che ci presentano come cervelli.

La coerenza, invece, molto più terra terra, rispecchia, soprattutto nel momento più buio, il solo orgoglio di una identità fatta di irreversibile dissenso di quanti hanno creduto e credono che il sogno e la prospettiva della nostra Città non svaniranno certo per una sequela interminabile di “sviste”. Che reclutano, alla bisogna, sparuti, improvvisati ed interessati proseliti in cerca di padroni!"


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