Relazione commissione accesso comune di Reggio: ampie preoccupazioni di infiltrazioni
Di seguito le conclusioni dei tre componenti della commissione d'accesso al Comune di Reggio Calabria, relazione che ha determinato martedì scorso lo scioglimento del Comune. L'Amministrazione comunale in carica "ha tentato di porre al centro della propria azione innanzi tutto il risanamento finanziario dei conti dell'ente, fortemente compromesso dalle precedenti gestioni mentre, per ciò che concerne i fenomeni di criminalità organizzata, ha unicamente provveduto a deliberare, lo scioglimento della società mista "Multi servizi RC s.p.a." quale presa d'atto della informativa antimafia di carattere interdittivo emessa dalla Prefettura di Reggio Calabria nei confronti del socio privato della stessa. Rimangono, tuttavia, ampie e preoccupanti le zone d'ombra accertate dalla Commissione nei diversi settori di attività della Amministrazione comunale". "Gli accertamenti svolti dalla Commissione di accesso presso l'Amministrazione comunale di Reggio Calabria - è questo l'incipit delle conclusioni finali - hanno evidenziato, in primo luogo, una marcata compromissione del principio di buon andamento e di imparzialità, sia per quanto concerne l'attività amministrativa svolta dagli uffici comunali sia per quanto riguarda l'attività posta in essere dalle società miste cui, ormai in larga parte, il Comune ha delegato una ampia e rilevante quota di pubbliche funzioni".
"Tale situazione generale - prosegue la relazione - frutto del protrarsi nel tempo della mancanza di regole e rigorose procedure atte a riportare l'azione amministrativa nel solco della piena efficienza e regolarità e rispetto alla quale l'attuale Amministrazione ha mostrato, soprattutto per quanto concerne il versante economico-finanziario, di voler avviare un risanamento, ha rappresentato un fertile terreno per la criminalità organizzata, nel tentativo di piegare al proprio tornaconto - anche per mera riaffermazione del principio del predominio territoriale - segmenti della amministrazione pubblica locale". "Ciò - si legge ancora nel documento - e' ampiamente comprovato dalle numerose indagini di polizia giudiziaria condotte dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria negli ultimi anni - ben dieci avviate tra il 2010 ed il 2012 - i cui sviluppi hanno coinvolto anche amministratori e dipendenti del Comune e delle società miste operanti nel capoluogo e che hanno acceso un riflettore sulle inquietanti cointeressenze tra questi e la 'ndrangheta reggina". Ed ecco che nella relazione spunta il termine "contiguità", la stessa parola utilizzata dal ministro Cancellieri durante la conferenza stampa in cui ha annunciato la decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere il Comune. "D'altro canto - recita la relazione - l'attività di indagine svolta dalla Commissione di accesso ha confermato e, in alcuni casi, ampliato i confini circa l'ambito dei rapporti di contiguità tra questi stessi amministratori e dipendenti e la criminalità organizzata che, come si è visto, continua ad essere fortemente radicata sul territorio".