Accorpamento Spoke Acri- Castrovillari: Cgil domani a Sit-in
“L’ultimo atto che il Commissario Scopelliti ha inteso fare contro il territorio è stato il decreto 191/2012 che prevede l’accorpamento dell’Ospedale Spoke di Castrovillari con quello di Acri. Una follia, dettata da scelte improvvisate che provocheranno un disastro sanitario a danno di tutti i cittadini del territorio, e non solo del Pollino. – Lo scrive in una nota stampa Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno - Già tempo addietro, come CGIL territoriale siamo intervenuti per denunciare presso la Procura della Repubblica di Rossano le scelte che hanno messo a rischio la continuità assistenziale e i livelli essenziali di assistenza nel territorio.
Siamo stati notiziati che si è aperto un fascicolo presso la Procura di Catanzaro, aspettiamo fiduciosi i tempi della Magistratura. Nei prossimi giorni, valuteremo se esistono le condizioni per presentare ulteriori denunce alle Procure di Castrovillari e Paola, avverso il decreto 191 e per la situazione sanitaria che si sta determinando nello Spoke di Cetraro-Paola, e dopo la soppressione degli ospedali minori di Trebisacce, Cariati e Praia a Mare.
Il danno che questo Commissario alla sanità ha creato e sta creando al nostro territorio, è intollerabile e moralmente discutibile. Occorre una immediata reazione di tutte le popolazioni del Comprensorio per contrastare le scelte in materia sanitaria che il Governatore Scopelliti sta attuando a colpi di decreto, utilizzando impropriamente il piano di rientro dal debito sanitario, bocciato più volte dal tavolo Massicci , a discapito di migliaia di cittadini del nostro comprensorio. Si tagliano i posti letto, si muore nelle corsie del pronto soccorso, si bloccano i ricoveri, si chiudono le unità operative, i punti prelievo, si abusa dei lavoratori ed operatori sanitari con orari di lavoro massacranti, non si prorogano i contratti dei lavoratori precari, aumentano le liste di attesa, non si sbloccano le procedure per la costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide, non si programma la medicina di territorio, si spingono i cittadini verso la sanità privata e verso la migrazione sanitaria.
Cosa deve succedere di più ? Il governo centrale non può disinteressarsi della questione sanitaria in un territorio come il nostro che è totalmente nelle mani di una politica che pensa solo ed esclusivamente, così come sta avvenendo, alle prossime elezioni amministrative comunali, politiche o regionali. Occorre togliere la sanità dalle mani della politica tutta. Domani saremo presenti al Sit-in a Cosenza e nei prossimi giorni, il giorno 9 gennaio, terremo il Comitato Direttivo territoriale per decidere le iniziative da intraprendere a difesa di tutta la sanità territoriale e dell’Ospedale Spoke di Castrovillari”.