Crotone, precari dell’Asp assunti dalla nuova società che si è aggiudicata il bando

Crotone Salute

I 132 ex interinali “Obbiettivo lavoro” di Crotone rendono noto che, a partire dallo scorso 28 febbraio, hanno formalizzato la sottoscrizione del contratto a tempo determinato con l’azienda vincitrice dell’appalto per l’esternalizzazione di alcuni servizi da parte dell’Azienda sanitaria.

Di seguito il loro commento unitario. “Non è certo un punto d’arrivo per noi – commentano – ma ad oltre due anni e mezzo dal lungo calvario che ci ha portati dal licenziamento al regime di mobilità in deroga, possiamo adesso tornare a rassicurare in parte (almeno per l’anno in corso) le nostre famiglie grazie a questo nuovo contratto di lavoro. Sono ancora vive in noi – proseguono – tutte le difficoltà intercorse in questi anni nella nostra vicenda: dalla condizione di invisibili rispetto alla prestazione lavorativa offerta all’Azienda sanitaria, alle tante difficoltà riscontrate nell’erogazione dell’indennità da parte dell’Inps. Difficoltà che spesso ci hanno portato a proteste eclatanti, al limite della dignità umana, la stessa che ad ogni lavoratore dovrebbe essere garantita dalla Costituzione (articolo 36).

L’aver alleviato questa nostra condizione – sottolineano – è per noi motivo di conforto e per questo sentiamo di dover ringraziare tutti coloro i quali hanno lavorato in questi mesi per trovare una soluzione percorribile che però ribadiamo non considerare un punto d’arrivo. Riconosciamo ai sindacati, alla Regione attraverso la vicepresidente Antonella Stasi, così come ai vertici dirigenziali dell’Azienda sanitaria guidata dal direttore generale Rocco Antonio Nostro, un impegno concreto a nostro sostegno.

A loro, ma soprattutto all’azienda privata vincitrice dell’appalto, che ci ha offerto una nuova opportunità di lavoro, sentiamo di dover garantire tutto il nostro impegno e la nostra professionalità circa i servizi che andremo ad erogare, consapevoli che, in molti casi, questi riguardano le condizioni di permanenza dei degenti all’interno del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio. Con l’auspicio che questo rapporto di collaborazione si svolga secondo tali direttrici – concludono – sicuri del rispetto tra le parti delle leggi e dei regolamenti che garantiscono le prestazioni lavorative nel settore sanità, volevamo rivolgere un messaggio di gratitudine anche e soprattutto a quei cittadini che in questi due anni e mezzo ci hanno offerto il loro sostegno nel completo anonimato: grazie a voi!”.

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