Sanità Crotone: lavoratori in mobilità, tavolo tecnico alla Regione

Crotone Salute

Ieri presso il Dipartimento Regionale della Salute si è tenuto, come programmato, il tavolo tecnico inteso ad affrontare la delicata problematica di quei lavoratori in mobilità che sono utilizzati dall’ASP di Crotone, e che alla fine settimana scorsa hanno potuto dimostrare il proprio disaggio entrando in agitazione; erano presenti, oltre al Commissario straordinario, Rocco Nostro, il Consigliere Regionale Salvatore Pacenza, il sindaco Peppino Vallone, ed una folta rappresentanza sindacale; presiedeva per il Dipartimento della Salute, con delega del Direttore Generale, Bruno Zito; era presente anche in rappresentanza del Dipartimento Regionale del Lavoro e Politiche sociali il Direttore generale Bruno Calvetta accompagnato da un nutrito stuolo di esperti e funzionari.

La questione, affrontata e sviscerata nel tavolo tecnico, come si sa, - Si legge in una nota diffusa dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone - nasce dalla circostanza di messa in mobilità di 132 lavoratori interinali che, assunti da “Obiettivo Lavoro”, sono stati da questa società licenziati nel mese di giugno 2010, a cagione della prolungata mancata corresponsione delle proprie spettanze e crediti da parte delle vecchie amministrazioni dell’ASP di Crotone.

Il Dott. Zito, dopo avere analizzato il caso ha potuto constatare che le procedure di salvaguardia del detto personale, per il tramite delle politiche attive del lavoro, erano state tutte iniziate nei termini sia dall’ASP che dalla Provincia, la quale ultima oltre a predisporre il progetto di utilizzo a favore dell’ASP aveva già deliberato un periodo di copertura per il tramite della legge regionale 236;

Il Commissario Straordinario, intervenendo nella discussione ha chiaramente voluto precisare che esiste, da parte dell’ASP, una grande sensibilità nei confronti del detto personale ma, ha aggiunto, la soluzione deve passare attraverso la individuazione di percorsi, eventualmente concorsuali, che siano legittimanti per la anomala posizione in cui il detto personale si è venuto a trovare a cagione degli errori del passato non ultimo quello di non avere pagato “Obiettivo Lavoro”.

Egli ha voluto, comunque, sottolineare che la questione è assai delicata, in quanto investe ed involge vincoli e termini connessi alle norme stringenti che sono poste a salvaguardia dell’immissione del personale nella pubblica amministrazione. Non deve, infatti, perdersi di vista la normativa concorsuale e quella che obbliga per tutti i possibili metodi d’assunzione l’evidenza pubblica e la possibilità di libera partecipazione a terzi.

La complicazione sta proprio nella difficoltà di poter riuscire, legittimamente, a valutare l’esperienza lavorativa che il detto personale ha, in precedenza acquisito, all’interno della struttura sanitaria; anche il Direttore Generale del Dipartimento del Lavoro ha rimarcato la peculiarità dello stato del personale in questione che lo pone in una condizione quasi unica, ed ha ribadito, in termini rassicuranti che, intanto, l’avvio della progettazione della Provincia può consentire di garantire le spettanze provenienti dagli ammortizzatori sociali fino al 31/12/2011, e che in questo periodo il Dipartimento cercherà di accordare tutta la propria disponibilità e la propria competenza accompagnando, ove necessario anche il Dipartimento della Salute, nella ricerca di una soluzione adeguata al caso.

L’intervento successivo dei sindacati è stato tutto incentrato sulla richiesta all’ASP di concedere una integrazione salariale ulteriore legata alla definizione di uno specifico disciplinare che regolando la categoria del personale in mobilità ne consenta l’erogazione. Tale escamotage, per qualche sindacato, porterebbe ad avvicinare i lavoratori alla figura del personale dipendente dell’azienda sanitaria. Ancora ulteriore richiesta dei sindacati, è quella di agevolare la puntualità delle erogazioni della provincia di Crotone che ha avuto, nel passato, qualche difficoltà nelle quantificazioni, probabilmente a motivo del grande numero dei dipendenti; mentre per la prima richiesta il Commissario Nostro si è dimostrato interessato dichiarando di poterne valutare la percorribilità, la seconda richiesta è apparsa al Commissario assolutamente, allo stato attuale non percorribile, sia per l’assenza di una adeguata regolamentazione che ne permetta la concessione sia perché vi sarebbe la necessità di una indicazione regionale;

Diversamente il Commissario ha proposto altre strade che potrebbero essere perseguite più proficuamente come ad esempio quella del veicolo regionale “Calabria Lavoro” oppure quella dei corsi di formazione, provvisti di riserva di assunzione, destinati alle ASP per qualificare i propri operatori sanitari ; Per il Commissario bisogna, in effetti, individuare diversi percorsi che portino tutti ad un processo cumulativo di assorbimento progressivo del personale in questione.

Dopo l’intervento del sindaco di Crotone e quello dell’on. Pacenza, entrambi volti a ribadire l’essenzialità del lavoro prestato dai detti lavoratori nella erogazione dei LEA all’Ospedale e nel segnalare che i provvedimenti dovrebbero competere più al Dipartimento della Salute che non a quello del Lavoro, la seduta è stata conclusa dal dott. Zito che dichiarando di avere preso in carico la questione ed impegnandosi a proseguire con i propri esperti nell’esame delle possibilità di uscita, ha rinviato la discussione a tra circa venti giorni.

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