Crotone: Spanò sull’aeroporto S.Anna
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Cesare Spanò Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Aeroporto S. Anna
“La ripresa dell’operatività dell’aeroporto S. Anna è il principale obiettivo che la società di gestione sta perseguendo da mesi e con forte impegno, trovando in ciò il supporto delle istituzioni locali. In tale percorso, la Conferenza di Servizi, convocata dal Presidente Scopelliti per dipanare la questione relativa agli oneri di servizio pubblico, si è riunita il 20 dicembre e il 4 febbraio, aprendo un canale di dialogo istituzionale con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con l’Ente Nazionale Aviazione Civile. Sin dalla prima seduta si è avuta conferma della disponibilità di residui sull’annualità 2012 per 1.673.560,49 € diretti a sostenere i voli sullo scalo di Crotone, il cui utilizzo risulta legato alla verifica dell’assenza di compagnie aeree interessate ad operare collegamenti in regime di attività di impresa. Nel corso della seconda seduta la Regione Calabria ha chiesto al Ministero di poter usufruire, oltre che delle risorse residue, anche di quelle previste nel bilancio dello Stato per il 2013. Accertata la necessità di tratte onerate per lo scalo crotonese, sono state, quindi, discusse quattro ipotesi, messe sul tavolo dal settore trasporti della Regione Calabria. Nelle prime due si paventa un contratto di durata di due anni, la differenza sta nel numero di voli, che nella prima sono due al giorno per Roma ed uno per Milano, mentre la seconda prevede un solo volo per Roma ed uno per Milano. Le altre due ipotesi invece si basano su un intervallo temporale di un unico anno, facendo dunque conto sulle risorse residue 2012. Per la fattibilità finanziaria delle soluzioni biennali vi è la necessità che il Ministero esprima la propria disponibilità a finanziare con le risorse per le annualità 2013/2014 il bando che, solo in questo caso, potrebbe essere strutturato per un periodo di due anni. La Conferenza ha approvato unanimemente la prima ipotesi che è valutata compatibile con le risorse disponibili. L’orientamento è dunque per un bando di gara basato su un orizzonte temporale di due anni, con una doppia rotazione quotidiana per Roma ed una sola per Milano. Per attivare la fase successiva occorre che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dia indicazioni definitive sui fondi disponibili; l’auspicio è che ognuno per le proprie competenze si adoperi fattivamente affinché ciò avvenga quanto prima, così da restituire ai cittadini del nostro territorio il diritto alla mobilità ed alle imprese uno strumento indispensabile per raggiungere i mercati.”