‘Ndrangheta: faida a Gioia Tauro, un arresto per tentato omicidio

Reggio Calabria Cronaca

Nuovo arresto nella notte a Gioia Tauro per la faida tra i Priolo e i Brandimarte-Perri. Gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro e della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno rintracciato e arrestato nella sua abitazione Giovanni Priolo, pregiudicato di 57 anni accusato del tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte, avvenuto a Gioia Tauro nel 2011. Secondo gli inquirenti, all'agguato avrebbero partecipato anche Giuseppe Priolo, fratello di Giovanni, ucciso nel febbraio 2012, e Francesco Bagalà, assassinato la notte di Natale dello scorso anno. I particolari dell'operazione saranno resi noti questa mattina in una conferenza stampa in procura a Palmi. (AGI)

L'uomo e' stato arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, e dagli investigatori del commissariato di Gioia Tauro, diretto dal vice questore aggiunto Angelo Morabito, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi su richiesta della locale Procura, diretta dal procuratore Giuseppe Creazzo. Giovanni Priolo e' accusato di tentato omicidio e violazione della legge sulle armi in concorso con altri soggetti. I dettagli dell'operazione, denominata "Lowland Fear" sono stati illustrati questa mattina in Questura alla presenza del Questore Guido Longo.

Con l'arresto di Giovanni Priolo gli investigatori sono convinti di avere messo la parola fine alla faida di Gioia Tauro, scoppiata tra le famiglie Brandimarte-Perri e Priolo. A Giovanni Priolo viene contestato il secondo atto della faida, ossia il tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte commesso a Gioia Tauro il 14 dicembre 2011, che sempre secondo l'accusa sarebbe stato commesso da Giovanni Priolo insieme ad altre due persone, successivamente uccise: si tratterebbe di Giuseppe Priolo e Francesco Bagala'. Di prima mattina, il 14 dicembre 2011, un commando esplose numerosi colpi di pistola e di fucile contro Brandimarte, che all'interno della sua autovettura si trovava all'interno del piazzale attiguo alla struttura Cefris sulla Statale 111. Sebbene gravemente ferito, la vittima designata riusci' a salvarsi. L'evento e' stato inquadrato dagli investigatori come una vendetta eseguita dalla famiglia Priolo contro quella dei Brandimarte, per vendicare la morte di Vincenzo Priolo, figlio dell'odierno arrestato. Giuseppe Brandimarte e' fratello di Michele, zio di Vincenzo Perri, quest'ultimo condannato in abbreviato a 18 anni di reclusione per l'omicidio di Vincenzo Priolo. Quest'ultimo delitto, avvenuto l'8 luglio 2011, segno' l'avvio della faida tra le due famiglie, dando luogo a una serie di fatti delittuosi che hanno gravemente turbato la cittadina della Piana.