Omicidio gemelli Grattà, convalidati i fermi
Restano in carcere, dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al giudice, i tre giovani finiti in manette con l'accusa di concorso nel duplice omicidio dei fratelli gemelli di 45 anni Vito e Nicola Gratta', avvenuto l'11 giugno scorso a Gagliato . Si tratta di Alberto Sia, 26 anni, di Soverato, avvisato orale di pubblica sicurezza e figlio di Vittorio Sia, 51 anni, il presunto boss ucciso in un agguato il 22 aprile scorso; Patrik Vitale, 26 anni, di Satriano e Giovanni Catrambone, 22 anni, di Montepaone. Il giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro, ha provveduto oggi a convalidare i provvedimenti di fermo emessi dalla Procura distrettuale antimafia a carico dei tre indagati, ed eseguiti dai carabinieri lo scorso 2 luglio, e li ha infine sottoposti alla custodia cautelare in carcere, rigettando le istanze difensive per ottenere misure meno afflittive. Ai difensori dei tre giovani finiti in carcere, a questo punto, non resta che ricorrere al tribunale del riesame contro l'ordinanza cautelare del gip.